LECCE. Un cittadino senegalese, assunto regolarmente a Lecce da un commerciante, ha denunciato quest'ultimo che lo ha lasciato a lavorare chiuso a chiave nell'esercizio commerciale, costringendolo a chiamare il 113. E' successo ieri pomeriggio in via Libertini, nel centro storico del capoluogo salentino. Quando sono giunti sul posto gli agenti delle Volanti della Questura hanno trovato l'extracomunitario, 28 anni, regolamente residente in Italia, molto agitato, tremante e in preda al panico, oltre che ovviamente sporco di tintura.
Da dietro i vetri delle porte, ha spiegato di essere stato chiuso a chiave dal proprietario. Quest'ultimo B.G., 27 anni, leccese, contattato telefonicamente, ha raggiunto il locale e ha liberato l'uomo. Agli agenti ha spiegato di averlo lasciato li' qualche ora prima, intento a tinteggiare un cartellone pubblicitario e di non ricordare di aver chiuso a chiave le porte.
Il cittadino extracomunitario, invece, agli agenti ha riferito di essere stato assunto da alcuni mesi, con regolare contratto lavorativo, e che il titolare, per garantirsi che i lavori fossero svolti, ha chiuso la porta principale e quella posteriore, aggiungendo che sarebbe rimasto li' fino al suo ritorno, senza specificare l'orario. La denuncia presentata in Questura ipotizza il reato di violenza privata.
Da dietro i vetri delle porte, ha spiegato di essere stato chiuso a chiave dal proprietario. Quest'ultimo B.G., 27 anni, leccese, contattato telefonicamente, ha raggiunto il locale e ha liberato l'uomo. Agli agenti ha spiegato di averlo lasciato li' qualche ora prima, intento a tinteggiare un cartellone pubblicitario e di non ricordare di aver chiuso a chiave le porte.
Il cittadino extracomunitario, invece, agli agenti ha riferito di essere stato assunto da alcuni mesi, con regolare contratto lavorativo, e che il titolare, per garantirsi che i lavori fossero svolti, ha chiuso la porta principale e quella posteriore, aggiungendo che sarebbe rimasto li' fino al suo ritorno, senza specificare l'orario. La denuncia presentata in Questura ipotizza il reato di violenza privata.