Libri: Dizionario dei cortometraggi mitologici

FOGGIA. Cortometraggi mitologi, brevi film dedicati ai protagonisti del mito: Achille, Ulisse, Medea, Edipo, Icaro e gli altri. Due ricercatori dell’Università di Foggia, Davide Mennella-Bettino e Anna Di Giglio, una casa editrice, la barese Levante, un titolare di cattedra accademica instancabile esploratore del mondo della mitologia in tutti i suoi significati: letterari, semantici, artisciti, psicopedagocici... Francesco De Martino, ordinario di letteratura greca presso l’Università di Foggia. Al loro reciproco impegno si deve la pubblicazione del “Dizionario dei cortometraggi mitologici”, 154 pag. 18 euro. Quasi quattrocento corti mitologici dagli anni '30 ad oggi, per la prima volta in un repertorio agile e fittamente illustrato a colori. In questi piccoli film rivivono, in forme sem­pre nuove e mai banali, i grandi dei grandi racconti di dei ed eroi.
Il Dizionario è stato prodotto nel Laboratorio di mitologia greca del Dipartimento di Tradizione e Fortuna dell'Antico, diretto dal prof. De Martino. L’hanno realizzato, spiega, due qualificati dottori di ricerca che vi operano con competenza, a sostegno del corso (sempre di mitologia greca) che da anni avvicina al “fascino­so mondo dell'antichità” centinaia di studenti. È a loro che il volume si rivolge innanzitutto, avviando una serie già in preparazione, che costruirà passo per passo un ampio Dizionario del cinema mitologico e storico.
Si comincia dai cortometraggi. I filmati erano sempre metraggi, in relazione alla lunghezza della pellicola. In Italia è “corto” un film tra 290 e 1500 metri (almeno per il formato 35 mm) e per molti anni i corti sono stati abbinati ai film per legge, obbligatoriamente, come complemento ai programmi cinematografici, nonostante il sostanziale disinteresse degli esercenti. Nel formato 16 mm i metri vanno da 12 a 600. La durata media è di 11-13 minuti. Quelli oltre i 15-20’ sono già mediometraggi.
Nei piccoli film esaminati nel libro Levante, rivivono produzioni di nicchia spesso tipica degli esordi, anche di grandi registi, come Roberto Rossellini. Il corto ha ritrovato interesse negli ultimi anni per “l'efficacia della forma breve”, in un'età stordita dalla confusione “babelica” della comunicazione.