ROMA. L'autunno 2010 e' il piu' bagnato dell'ultimo decennio con una caduta record di pioggia e neve che ha provocato un aumento di precipitazioni del 22 per cento rispetto alla media. E' quanto afferma la Coldiretti sulla base dei dati dell'Istituto di Scienze dell'atmosfera e del clima (Isac) del Cnr di Bologna relativi alla differenze relative al periodo di riferimento 1970- 2010.
L'aumento stagionale - sottolinea la Coldiretti - e' dovuto essenzialmente al mese di novembre durante il quale le precipitazioni sono risultate superiori addirittura dell'84 per cento rispetto alla media di riferimento e che si e' classificato al quattordicesimo posto per quantita' di acqua caduta dal 1800, anno in cui sono iniziate le rilevazioni in Italia.
I DANNI ALLE CAMPAGNE - Il risultato e' stata una caduta insolita di neve che ha fatto la gioia degli amanti dello sci, ma anche grandi danni nelle citta' e nelle campagne per effetto delle alluvioni che hanno colpito vaste aree a nord e a sud dell' Italia dove pioggia e neve hanno reso inaccessibili almeno un 40 per cento dei terreni per la tradizionale semina autunnale. Se l'intensificarsi del fenomeno allarma le aree gia' colpite dalle alluvioni, in campagna e' forte la preoccupazione perche nei campi bagnati non si riesce a seminare nei tempi utili per le coltivazioni ed a rischio c'e' sopratutto - conclude la Coldiretti - la semina del grano, ma difficolta' si registrano anche per la raccolta delle olive, l'invasatura delle piante nei vivai e lo spandimento dei reflui ad uso agronomico nei terreni nelle zone di allevamento.
L'aumento stagionale - sottolinea la Coldiretti - e' dovuto essenzialmente al mese di novembre durante il quale le precipitazioni sono risultate superiori addirittura dell'84 per cento rispetto alla media di riferimento e che si e' classificato al quattordicesimo posto per quantita' di acqua caduta dal 1800, anno in cui sono iniziate le rilevazioni in Italia.
I DANNI ALLE CAMPAGNE - Il risultato e' stata una caduta insolita di neve che ha fatto la gioia degli amanti dello sci, ma anche grandi danni nelle citta' e nelle campagne per effetto delle alluvioni che hanno colpito vaste aree a nord e a sud dell' Italia dove pioggia e neve hanno reso inaccessibili almeno un 40 per cento dei terreni per la tradizionale semina autunnale. Se l'intensificarsi del fenomeno allarma le aree gia' colpite dalle alluvioni, in campagna e' forte la preoccupazione perche nei campi bagnati non si riesce a seminare nei tempi utili per le coltivazioni ed a rischio c'e' sopratutto - conclude la Coldiretti - la semina del grano, ma difficolta' si registrano anche per la raccolta delle olive, l'invasatura delle piante nei vivai e lo spandimento dei reflui ad uso agronomico nei terreni nelle zone di allevamento.
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AGRICOLTURA