Piano per il Sud, Sanza (Udc): solo uno spot elettorale

BARI. “Federalismo al Nord e centralismo al Sud corrisponde alla terapia prescritta da Bossi-Tremonti e che il governo vorrebbe somministrare al Mezzogiorno con il suo Piano per il Sud, anche vincendo le resistenze di un paziente che non ha più le fibre immunitarie per reagire". Lo ha detto in una nota il coordinatore regionale dell'Udc Angelo Sanza.
"Ma che cos'è il Piano per il Sud?", si interroga Sanza. "Per un approfondimento - spiega - rinvio alle analisi quali-quantitative che lo Svimez ha prodotto di recente. In questa sede, sento di dover denunziare, semplicemente, che le risorse a cui si fa riferimento sono il risultato di un "monitoraggio" che pretende di trasferire la programmazione dalle regioni al governo nazionale. Ieri sera, al forum dell'Udc di Bari, Casini ha invitato il gruppo consiliare del partito a "monitorare" le politiche della Regione Puglia perchè - ha detto - c'è qualcosa che non va.
Di certo, la regione deve difendere - in raccordo con le altre regioni meridionali - le proprie prerogative e tanto dovrebbe portare il governo pugliese a richiedere la disponibilità della quota dei Fas impropriamente utilizzata per il Nord. E, soprattutto, a costruire un "tavolo autonomo" delle regioni del Mezzogiorno per programmare Fas e risorse comunitarie. Tavolo a cui può anche sedersi il governo se decidesse di partecipare con una propria "posta". Programmare da Roma le risorse di Napoli, Bari, Palermo, Reggio Calabria, Potenza e Campobasso è certo un gioco più affascinante del monopoli, ma è un gioco molto pericoloso che, istituzionalmente parlando, svuota governi e assemblee delle regioni e porterebbe a considerare del tutto inutili le articolazioni regionali della Repubblica. Ma lo è, anche, perchè la riprogrammazione della risorse è un gioco un pò più complesso in quanto interferisce con le modalità programmatiche europee che porterebbero a far slittare i tempi di attuazione delle politiche".
"Altro che accelerazione della spesa! E allora? Ha ragione Casini, penso proprio di sì, quando ha definito il Piano per il Sud solo uno spot elettorale. Un Piano che però ha grandi costi e che illude ancora di più il Mezzogiorno: attori imprenditoriali e comunità civile", conclude Sanza.