Primarie leader, Decaro a Vendola: il tuo è un controsenso

BARI. “A questo punto chiediamo a Vendola se voglia davvero cambiare l’attuale legge elettorale, restituendo concretamente la facoltà ai cittadini italiani di eleggere i propri rappresentanti in Parlamento”. Lo sostiene il capogruppo del Pd alla Regione Puglia, Antonio Decaro, commentando il “no” del governatore della Puglia “al meccanismo delle primarie per scegliere i parlamentari pugliesi”.
“Appare un controsenso – spiega il capogruppo Pd – quello espresso dal leader di Sel, che chiede al più grande partito di opposizione in Italia di fare le primarie per scegliere l’anti Berlusconi. Ma, quando si tratta di restituire ai cittadini la sovranità popolare, consentendo loro di eleggere un vero rappresentante del proprio territorio, fa una retromarcia che probabilmente non convince neppure la totalità del suo stesso partito”.
“Vendola – prosegue Decaro – sostiene di aver paura che le primarie facciano finire in Parlamento i piccoli boss locali. Tutto il contrario, crediamo noi, che invece riteniamo bisognerebbe avere paura degli amici e delle amiche dei boss nazionali, di quelli che decidono nelle segrete stanze delle segreterie dei partiti e non concedono una possibilità di replica”.
“Non posso credere – sostiene il capogruppo Pd – che Vendola voglia davvero lasciare la scelta dei parlamentari alla volontà ragionieristica delle segreterie di partito. E ci sembra quanto meno ambigua questa sua scelta di chiedere le primarie solo ai partiti degli altri, lasciando invece il suo partito fuori dalla logica democratica delle primarie che, come ha sostenuto più volte lo stesso Vendola, sono una ‘necessità assoluta e un diritto intoccabile del popolo del centrosinistra’. Bene – rileva Decaro - non possono esserlo solo quando il protagonista di questo processo si chiama Nichi Vendola, e trasformarsi d’un tratto in uno strumento dei boss locali, quando si tratta di applicarlo a tutti gli altri”.
“Per evitare che vengano premiati i ‘reucci locali’ a scapito dei giovani, delle donne e degli intellettuali - aggiunge il capogruppo Pd - basta non mettere in lista i reucci. Il Partito democratico pugliese – conclude - vuole armare i cittadini di primarie sacrosante e legittime. E Vendola, da leader lungimirante e democratico qual è, capirà presto che questa è l’unica strada che i cittadini pugliesi vogliono seguire, per impedire che un processo democratico come le primarie, si compia solo a metà”.

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