Rientro sanitario, il Pd pugliese: maggioranza limiti i danni. Friolo: basta con le bugie

BARI. Ancora polemiche sul Piano di rientro sanitario previsto dalla Giunta Vendola ma imposto, secondo la maggioranza, dai tagli draconiani del governo. Il capogruppo Pd alla Regione Puglia, Antonio Decaro, non ha dubbi sulla questione: ''La maggioranza deve lavorare al fianco del governo regionale per cercare di limitare, quanto piu' possibile, i danni di un doloroso Piano di rientro''. ''E' un momento difficile per la nostra regione - prosegue Decaro - e per tutti i pugliesi costretti a fare i conti con tagli al bilancio, tagli di posti letto e le riconversioni di ospedali. Non sara' facile per nessuno, ma e' proprio in queste circostanze, che non dipendono dalla nostra volonta' ma da quella del governo nazionale, che occorre limitare i danni di un doloroso Piano di rientro.
Siamo certi, inoltre, che allo stesso modo il presidente Vendola sapra' essere accanto al Partito democratico quando, in tutta la Puglia, andremo a spiegare ai cittadini quali sacrifici, piu' o meno grandi, saremo costretti ad affrontare''.
''Non dobbiamo dimenticare - spiega - che tutto quanto e' previsto dal Piano di rientro, scelte dolorose per i cittadini ma anche per chi e' costretto a farle rispettare, sono solo il risultato delle ripetute richieste fatte alla Puglia dal governo nazionale che ci punisce per aver sforato, in passato, il patto di stabilita' rispettando il quale non avremmo potuto utilizzare i fondi europei a disposizione della Puglia. In ogni caso - precisa Decaro - il Patto di stabilita' non ha nulla a che vedere con i conti della sanita' pugliese, conti che sono sempre stati in ordine''.
Tra i mal di pancia di queste ore c'è anche quello di Giannicola De Leonardis, consigliere regionale Udc della Puglia e presidente della Commissione Affari Istituzionali, che contesta in una nota il capitolo del Bilancio di previsione dell'ente che prevede lo stanziamento di risorse, erogate in forma di prestito, ai Consorzi di Bonifica presenti sul territorio ad eccezione dei due della provincia di Foggia (di Capitanata e del Gargano).
''Mi sembra incredibile e paradossale - sostiene De Leonardis - penalizzare chi ha dato ampiamente prova negli anni di corretta ed esemplare gestione amministrativa, impedendogli di usufruire di risorse che potrebbero essere necessarie per un'ulteriore crescita e la cui restituzione e' garantita proprio dalla situazione di cassa: mentre appare ben piu' rischioso destinare quelle risorse unicamente a Consorzi che versano in gravi difficolta' economiche, che mettono pesantemente a rischio la loro restituzione''.
''Stiamo parlando infatti di prestiti, non finanziamenti a fondo perduto'' sottolinea De Leonardis. ''La provincia di Foggia recita suo malgrado ancora una volta il ruolo della Cenerentola a livello regionale, nonostante l'ampio consenso accordato all'attuale maggioranza e al presidente: un ruolo che va decisamente stretto, se permettete, e che diventa sempre piu' irritante e incomprensibile. Una spiegazione e soprattutto una correzione della rotta intrapresa con superficialita' e leggerezza appaiono necessarie e doverose'' conclude.
Per il consigliere regionale Maurizio Friolo, invece, ''ora le bugie di Vendola sulla sanita' pugliese non hanno piu' veli e smentiscono in modo inequivocabile le sue promesse elettorali. Nel Brindisino chiudono gli ospedali di Ceglie Messapica e Cisternino e la situazione e' grave anche nelle altre province pugliesi''. Secondo Friolo questo e' il '' risultato della gestione fallimentare del governo Vendola. E pensare che vorrebbe candidarsi alla guida dell'Italia. Per fare cosa? Per rovinare l'Italia intera dopo aver mandato allo sfascio la Puglia? Ora che non puo' nascondersi piu' neppure dietro l'alibi della mancata approvazione del piano di rientro sanitario da parte del governo Berlusconi la difficolta' di Vendola e' evidente e non e' piu' difendibile neanche dal PD come dimostrano le recenti dichiarazioni del vice presidente del Consiglio regionale Antonio Maniglio''.