Sarah: spunta un testimone, forse fu uccisa in casa Misseri

di Roberta Calò
Nuove evoluzioni sull'omicidio Scazzi. Ora spunta una nuova clamorosa testimonianza. Secondo quanto sostenuto da un vicino di casa Misseri: “Erano le due meno in quarto e ho visto Sarah andare verso la casa dei Misseri”. L'uomo ascoltato stamattina in caserma avrebbe confermato le ipotesi della Procura
> Sarah forse fu uccisa prima
> Comitato processi tv: rispettare codice autoregolamentazione
secondo cui l’assassinio della piccola Sarah Scazzi potrebbe essersi verificato intorno alle 14 e non in garage bensì in casa.
“Mia moglie - sostiene il vicino - quel giorno doveva uscire alle 14 per andare a lavorare e quando vidi Sarah lei era ancora in casa, si apprestava a uscire”. Al vaglio degli inquirenti sempre il coinvolgimento di Sabrina che, chiamata in correità dal padre Michele Misseri, avrebbe probabilmente escogitato mille artifici mediatici e depistatori per allontanare ogni sospetto dalla sua persona.

L'SMS - Sabrina, infatti, ha raccontato di un messaggio che avrebbe inviato alla cugina molto prima delle 14 del 26 agosto, motivo per cui Sarah avrebbe poi riferito alla madre che sarebbe andata a mare con lei. Sarah, probabilmente, avrebbe trovato una scusa alla mamma per uscire e poter tornare dalla cugina a cui era particolarmente legata. Certo è che non ci sono tracce nei tabulati di quel messaggio. Inoltre la stessa ricostruzione di Concetta Serrano, madre di Sarah, farebbe supporre agli inquirenti che la minore possa aver lasciato l’abitazione molto prima dell’orario ipotizzato inizialmente.

SABRINA: STOP AD INTERVISTE - Sabrina, intanto, sempre vigile su quanto accade fuori dal carcere e preoccupata di quanto possa essere raccontato in giro sul suo conto come lei stessa ha dichiarato: “Non concederei più interviste perché sono state sempre fraintese e usate contro di me”, ha rilasciato un’intervista scritta concessa ad un giornalista della Vita in Diretta: “Voglio ancora bene a mio padre, non lo odio, ma rimane incomprensibile perché mi abbia accusato di cose che non ho commesso”. Ogni lunedì la ragazza incontra sua madre Cosima e la zia Emma; saltuariamente ha la possibilità di ricevere la visita della sorella Valentina che risiede a Roma. “Da sabato scorso ho la tv - conclude - ma preferisco leggere”. L’imputata avrebbe ricevuto ieri la visita della psicologa Cinzia Gimelli, consulente dell’avvocato Vito Russo. La ragazza avrebbe chiesto di essere riascoltata dagli inquirenti come già giorni addietro aveva fatto il padre, Michele Misseri, coindagato in omicidio.