Cagliari-Bari 2 a 1, va tutto storto ai galletti. Lecce sprecone pareggia col Cesena

CAGLIARI. In una sfida fatta di grandi occasioni, il Cagliari si impone sul Bari grazie ad una doppietta di Matri nei primi minuti di gara e incamera tre punti fondamentali nella corsa alla salvezza. Per i ragazzi di Ventura, invece, arriva l'ennesimo ko, quarto consecutivo, ed un ultimo posto in classifica sempre più preoccupante. Non bastano i nuovi acquisti del mercato invernale per i biancorossi a risollevare una situazione fattasi davvero nera nel corso dei mesi anche a causa dei tantissimi infortuni che hanno ridotto all'osso la rosa. Okaka segna il gol che riapre la gara, Bentivoglio si guadagna il rigore che potrebbe rimettere in parità la gara, ma Rudolf, che si presenta sul dischetto, si trova di fronte un super Agazzi in grado di disinnescare la conclusione e la successiva ribattuta. Nel finale Acquafresca, subentrato nella ripresa al posto di Matri, si divora a sua volta il rigore che avrebbe chiuso in anticipo i conti. Non basta quindi la buona volontà ai pugliesi, vince la squadra più tranquilla mentalmente, ma soprattutto che può disporre di un attaccante di valore assoluto come lo stesso Matri. Ora il Bari è in condizioni davvero disperate, e forse nemmeno un miracolo può salvarlo dalla retrocessione. Ventura ha le ore contate.

LECCE: FRITTATA NEGLI ULTIMI MINUTI - Una zuccata dell'albanese Bogdani, al quarto minuto di recupero della ripresa, consente al Cesena di ottenere un meritato pareggio su un campo del Lecce apparso prematuramente appagato dopo il vantaggio di Corvia, e già graziato a 10' dalla fine da un rigore fallito da Budan.
Finisce quindi con un nulla di fatto lo scontro salvezza tra due squadre che hanno meritato di occupare le posizioni di retroguardia della classifica, incapaci di sviluppare trame efficaci e spettacolari.
Lecce comunque subito aggressivo, Cesena in sofferenza, e dopo 11' si è già sull'1-0. Angolo di Olivera, tutti bucano il pallone ma non Corvia che colpisce di testa e segna nonostante l'estremo tentativo di Jimenez di ricacciare la palla dalla porta. Il segnalinee indica a Bergonzi di convalidare una rete che potrebbe spianare al Lecce una facile vittoria. Ma il vantaggio, forse giunto prematuramente, blocca incredibilmente i salentini e dà il tempo ai romagnoli di organizzare la rimonta. Dopo che Corvia, al 26', manca clamorosamente il raddoppio dopo un 'liscio' cesenate, è Bogdani al 29' a fallire da buona posizione un suggerimento illuminato di Jimenez per il pareggio.
Nella ripresa Ficcadenti dà più peso all'attacco con l'inserimento di Budan e comincia a stringere il Lecce nella sua metà campo. Sull'altro versante De Canio sostituisce Giacomazzi, fermato di crampi, e Corvia, con Sammarco e Mesbah. E' evidente il tentativo leccese di sfruttare il contropiede per sfruttare gli spazi aperti dagli avversari, ma ciò resta solo un'idea e non si concretizza, perché il Cesena mostra sempre più fiducia nei propri mezzi.
All'81 l'occasione del pareggio arriva dagli undici metri. Tomovic colpisce con il braccio su tiro di Jimenez, l'arbitro valuta per la volontarietà del difensore leccese e indica il rigore. Budan calcia malamente e Rosati dice no alla rimonta cesenate. Pur tra gli affanni, il Lecce sembra poter portare in porto la gara ma all'ultimo minuto del recupero giunge la prodezza di Bogdani.
Traversone che può definirsi 'della disperazione' di Ceccarelli, imperioso stacco dell'attaccante albanese, che non subisce opposizione della difesa, palla imparabilmente alle spalle di Rosati.E' un 1-1 meritato e Bergonzi fischia la fine di una brutta partita.

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