di Nicola Zuccaro
"Mister, perchè non andate a giocare in un altro stadio, considerato che non vincete al S. Nicola dal 26 settembre 2010, ossia da quattro mesi?". Nel tam tam del dopo Bari-Napoli è sfuggita ai più questa domanda dal sapor provocatorio rivolta da Bruno Gentili a Giampiero Ventura all'interno di Stadio Sprint nel pomeriggio di domenica 23 gennaio. La domanda, posta dal telecronista della Nazionale al tecnico biancorosso, si rivelava pungente e al tempo stesso provocatoria. Pungente, perchè il Bari ha collezionato la quarta sconfitta col medesimo punteggio
di 2-0 a distanza di 15 giorni ( 9 gennaio 2011 2-0 inflitto dal Bologna) e prima ancora nel 2010 da Lazio e Udinese, rispettivamente il 17 e il 31 ottobre. Un risultato che, se oggetto delle scommesse, avrà probabilmente fatto la gioia di qualche scommettitore ma, al di là di questo, altro non resta che un semplice dato di casistica del calcio.
Quest'ultimo dato avvalla la rilevazione a mò di domanda provocatoria esposta da Bruno Gentili.
Al "Perchè non andate a giocare in un altro stadio?", immediata sorge la seguente contro-domanda: "Perchè non tornare al Della Vittoria?". Tornare al Della Vittoria non solo per interrompere un ciclo di sconfitte, ma anche per una ragione di carattere statistico. Se le medie dei paganti vanno dalle 15 alle 16 mila presenze (escludendo Inter, Juventus e Milan), ed il glorioso impianto fondato nel 1934 raccoglierebbe fra i 15 e i 20 mila spettatori, essendo più piccolo del San Nicola, perchè allora non tornare anche (facendo i debiti scongiuri) al Della Vittoria in caso di retrocessione nella Cadetteria?
Compatibilmente coi lavori di adeguamento dell'impianto sopra menzionato si eviterebbe, in una eventuale Serie B 2011-2012, di assistere al valzer o allo zapping televisivo di un San Nicola desolatamente vuoto. Bari - Livorno, valevole per la Tim Cup dell' 1 dicembre 2010, ne rappresenta la conferma.
"Mister, perchè non andate a giocare in un altro stadio, considerato che non vincete al S. Nicola dal 26 settembre 2010, ossia da quattro mesi?". Nel tam tam del dopo Bari-Napoli è sfuggita ai più questa domanda dal sapor provocatorio rivolta da Bruno Gentili a Giampiero Ventura all'interno di Stadio Sprint nel pomeriggio di domenica 23 gennaio. La domanda, posta dal telecronista della Nazionale al tecnico biancorosso, si rivelava pungente e al tempo stesso provocatoria. Pungente, perchè il Bari ha collezionato la quarta sconfitta col medesimo punteggio
di 2-0 a distanza di 15 giorni ( 9 gennaio 2011 2-0 inflitto dal Bologna) e prima ancora nel 2010 da Lazio e Udinese, rispettivamente il 17 e il 31 ottobre. Un risultato che, se oggetto delle scommesse, avrà probabilmente fatto la gioia di qualche scommettitore ma, al di là di questo, altro non resta che un semplice dato di casistica del calcio.
Quest'ultimo dato avvalla la rilevazione a mò di domanda provocatoria esposta da Bruno Gentili.
Al "Perchè non andate a giocare in un altro stadio?", immediata sorge la seguente contro-domanda: "Perchè non tornare al Della Vittoria?". Tornare al Della Vittoria non solo per interrompere un ciclo di sconfitte, ma anche per una ragione di carattere statistico. Se le medie dei paganti vanno dalle 15 alle 16 mila presenze (escludendo Inter, Juventus e Milan), ed il glorioso impianto fondato nel 1934 raccoglierebbe fra i 15 e i 20 mila spettatori, essendo più piccolo del San Nicola, perchè allora non tornare anche (facendo i debiti scongiuri) al Della Vittoria in caso di retrocessione nella Cadetteria?
Compatibilmente coi lavori di adeguamento dell'impianto sopra menzionato si eviterebbe, in una eventuale Serie B 2011-2012, di assistere al valzer o allo zapping televisivo di un San Nicola desolatamente vuoto. Bari - Livorno, valevole per la Tim Cup dell' 1 dicembre 2010, ne rappresenta la conferma.