BARI. "Mi sono stufato di troppe cose. Contano le risposte sul campo, e le risposte le danno i giocatori. Al Sant'Elia andremo a giocarci la partita. Poi vedremo chi siamo": il tecnico del Bari Giampiero Ventura, alla vigilia della sfida in trasferta a Cagliari, è consapevole che solo una vittoria potrebbe riaccendere le speranze di salvezza dei pugliesi. Sul piano tattico, il ligure potrebbe adottare qualche modifica di approccio, passando dal 4-4-2 al 4-3-3.
"Non sono certo di cambiare modulo. Ne abbiamo parlato – spiega – ma devono esserne convinti i giocatori. Bentivoglio dall’inizio? E' una soluzione valida se dovessimo giocare con il centrocampo a tre. In caso contrario l’ex Chievo sarebbe in panchina, come lo era Pulzetti, del quale ha preso il posto". Sugli avversari Ventura ha qualche osservazione da fare. «Il Cagliari sta facendo un buon campionato, ha gruppo affiatato. Qualcuno si dice disperato – puntualizza con un po' di ironia - perchè tra i sardi ci saranno due assenze".
Poi il rebus-formazione. "Ho possibilità di scegliere sia in difesa (ballottaggio Rossi-Raggi, ndr) che in attacco. Non sono al meglio Almiron, reduce da un lungo periodo di inattività , e Okaka, alla ricerca della forma migliore. Numericamente ne abbiamo fuori tre o quattro, prima gli indisponibili erano dieci. Sul nostro morale pesano i troppi risultati negativi accumulati. Con la Juve abbiamo avuto otto palle gol, non concretizzate. Tutto è figlio della tensione e dell’aspetto psicologico precario".
"Non sono certo di cambiare modulo. Ne abbiamo parlato – spiega – ma devono esserne convinti i giocatori. Bentivoglio dall’inizio? E' una soluzione valida se dovessimo giocare con il centrocampo a tre. In caso contrario l’ex Chievo sarebbe in panchina, come lo era Pulzetti, del quale ha preso il posto". Sugli avversari Ventura ha qualche osservazione da fare. «Il Cagliari sta facendo un buon campionato, ha gruppo affiatato. Qualcuno si dice disperato – puntualizza con un po' di ironia - perchè tra i sardi ci saranno due assenze".
Poi il rebus-formazione. "Ho possibilità di scegliere sia in difesa (ballottaggio Rossi-Raggi, ndr) che in attacco. Non sono al meglio Almiron, reduce da un lungo periodo di inattività , e Okaka, alla ricerca della forma migliore. Numericamente ne abbiamo fuori tre o quattro, prima gli indisponibili erano dieci. Sul nostro morale pesano i troppi risultati negativi accumulati. Con la Juve abbiamo avuto otto palle gol, non concretizzate. Tutto è figlio della tensione e dell’aspetto psicologico precario".