Caso Claps: cdr Gazzetta del Mezzogiorno, collega trattato da criminale
BARI. Il comitato di redazione de 'La Gazzetta del Mezzogiorno' si schiera al fianco del collega della redazione di Potenza, Fabio Amendolara, ''da ore trattenuto in questura - e' scritto in una nota - dopo aver subito una perquisizione nella propria casa, nell'auto e nella redazione de 'La Gazzetta' per il suo lavoro giornalistico svolto nell'ambito dell'inchiesta della morte di Elisa Claps. Al collega e' stato riservato un trattamento da vero e proprio criminale, impedendogli ogni contatto con la redazione o con la propria famiglia''.
''Augurandosi che le procure interessate alla vicenda - prosegue il comunicato - chiariscano quanto prima le circostanze di tali inaspettate decisioni, il cdr de 'La Gazzetta' stigmatizza quelli che considera atti persecutori nei confronti di un giornalista 'reo' di aver svolto egregiamente il suo lavoro e auspica che non si tratti di una inaccettabile rappresaglia per aver evidenziato luce e ombre sulle indagini''.
Nelle ultime ci sarebbe stata sia una perquisizione nella redazione di Potenza della ''Gazzetta del Mezzogiorno'', oltre che nell'auto e nell'abitazione di Amendolara.
DE FILIPPO: VICINO AD AMENDOLARA - ''Esprimo sempre il massimo rispetto per il lavoro della Giustizia, anche quando si interessa alla mia persona, ma non posso nascondere il disagio ad apprendere dell'intervento di forze di polizia su mandato di un magistrato in una redazione giornalistica, un 'santuario' del diritto di informazione tutelato dalla Costituzione''. E' il commento del presidente della Regione, Vito de Filippo, alla notizia.
''Sulla base di queste considerazioni - ha proseguito De Filippo - mi sento di esprimere la mia vicinanza al cronista Fabio Amendolara e a tutta la Gazzetta del Mezzogiorno e, senza affrettare giudizi, resto in fiduciosa attesa che sia fatta chiarezza sulla reale necessita' di un atto di questa portata che, per di piu', sembra avvenire in relazione ad una vicenda, quella di Elisa Claps, su cui il diritto di essere informati della comunita' a distanza di anni dall'accaduto e dopo il tragico susseguirsi di avvenimenti, assume una particolare importanza''.
''Augurandosi che le procure interessate alla vicenda - prosegue il comunicato - chiariscano quanto prima le circostanze di tali inaspettate decisioni, il cdr de 'La Gazzetta' stigmatizza quelli che considera atti persecutori nei confronti di un giornalista 'reo' di aver svolto egregiamente il suo lavoro e auspica che non si tratti di una inaccettabile rappresaglia per aver evidenziato luce e ombre sulle indagini''.
Nelle ultime ci sarebbe stata sia una perquisizione nella redazione di Potenza della ''Gazzetta del Mezzogiorno'', oltre che nell'auto e nell'abitazione di Amendolara.
DE FILIPPO: VICINO AD AMENDOLARA - ''Esprimo sempre il massimo rispetto per il lavoro della Giustizia, anche quando si interessa alla mia persona, ma non posso nascondere il disagio ad apprendere dell'intervento di forze di polizia su mandato di un magistrato in una redazione giornalistica, un 'santuario' del diritto di informazione tutelato dalla Costituzione''. E' il commento del presidente della Regione, Vito de Filippo, alla notizia.
''Sulla base di queste considerazioni - ha proseguito De Filippo - mi sento di esprimere la mia vicinanza al cronista Fabio Amendolara e a tutta la Gazzetta del Mezzogiorno e, senza affrettare giudizi, resto in fiduciosa attesa che sia fatta chiarezza sulla reale necessita' di un atto di questa portata che, per di piu', sembra avvenire in relazione ad una vicenda, quella di Elisa Claps, su cui il diritto di essere informati della comunita' a distanza di anni dall'accaduto e dopo il tragico susseguirsi di avvenimenti, assume una particolare importanza''.