BARI. Stop alle infiltrazioni criminali nel settore delle energie rinnovabili. E' questo il senso dell'incontro tra prefetti pugliesi e la Regione Puglia per porre in essere una sinergia utile a prevenire la penetrazione della malavita nei gangli della green economy pugliese. E' quanto vorrebbe si realizzasse la vicepresidente della Regione e assessore allo Sviluppo economico Loredana Capone che ha scritto al prefetto di Bari Carlo Schilardi, chiedendogli la convocazione di una riunione con tutti i colleghi degli Uffici territoriali del Governo.
> Palese: la Regione ha perso la situazione di mano
LA LETTERA - ''La Regione Puglia - si legge nella lettera - negli ultimi anni ha visto l'incremento dell'interesse imprenditoriale nazionale e internazionale per gli insediamenti di impianti di produzione di energia elettrica alimentati da fonti rinnovabili. Il notevole livello degli incentivi riconosciuto a livello nazionale in favore di tali iniziative, il cosiddetto 'conto energia', connesso alle condizioni ambientali favorevoli - prosegue - hanno addensato sulla Puglia un interesse insediativo di dimensioni straordinariamente rilevanti''.
Secondo quanto spiega la Capone, la Puglia delegata secondo un decreto legislativo all'emissione delle autorizzazioni, ha predisposto linee procedimentali ispirate alla legislazione di settore. ''Sta di fatto, però - continua- che i limiti previsti dalla disciplina vigente ai controlli consentiti agli uffici regionali, suggeriscono di sviluppare un'attività di collaborazione con le Prefetture pugliesi, al fine di scongiurare ogni possibile fenomeno distorsivo in tali iniziative di impresa. Ciò specie con riguardo alla prevenzione rispetto a eventuali infiltrazioni di tipo criminale nell'ambito di questa rilevante attività economica''.
LA RIUNIONE - Per questo la vice presidente della Regione Puglia ha chiesto a Schiraldi ''di valutare la possibilità di convocare una apposita riunione con i Prefetti pugliesi e la Regione su questo tema, per approfondire tali questioni e definire possibili comuni iniziative. La possibilità di infiltrazioni della malavita nelle rinnovabili - sottolinea la Capone - è un rischio rispetto al quale non intendiamo abbassare la guardia, ecco perché vogliamo coinvolgere le Prefetture oltre alle forze dell'ordine''.
MAGGIORE VIGILANZA - ''In questa vicenda tutti gli attori coinvolti sono chiamati ad un supplemento di vigilanza. Finchè il governo nazionale distribuirà incentivi così elevati - conclude - arrestare l'onda degli interessi è un'impresa titanica e in questo flusso può arrivare insieme con l'imprenditoria onesta anche quella criminale''.
In attesa di sviluppi oggi nella Sala riunioni della Presidenza, il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola e l'assessore regionale all'Ecologia Lorenzo Nicastro presenteranno il Disegno di legge regionale sulla la regolamentazione degli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili.
> Palese: la Regione ha perso la situazione di mano
LA LETTERA - ''La Regione Puglia - si legge nella lettera - negli ultimi anni ha visto l'incremento dell'interesse imprenditoriale nazionale e internazionale per gli insediamenti di impianti di produzione di energia elettrica alimentati da fonti rinnovabili. Il notevole livello degli incentivi riconosciuto a livello nazionale in favore di tali iniziative, il cosiddetto 'conto energia', connesso alle condizioni ambientali favorevoli - prosegue - hanno addensato sulla Puglia un interesse insediativo di dimensioni straordinariamente rilevanti''.
Secondo quanto spiega la Capone, la Puglia delegata secondo un decreto legislativo all'emissione delle autorizzazioni, ha predisposto linee procedimentali ispirate alla legislazione di settore. ''Sta di fatto, però - continua- che i limiti previsti dalla disciplina vigente ai controlli consentiti agli uffici regionali, suggeriscono di sviluppare un'attività di collaborazione con le Prefetture pugliesi, al fine di scongiurare ogni possibile fenomeno distorsivo in tali iniziative di impresa. Ciò specie con riguardo alla prevenzione rispetto a eventuali infiltrazioni di tipo criminale nell'ambito di questa rilevante attività economica''.
LA RIUNIONE - Per questo la vice presidente della Regione Puglia ha chiesto a Schiraldi ''di valutare la possibilità di convocare una apposita riunione con i Prefetti pugliesi e la Regione su questo tema, per approfondire tali questioni e definire possibili comuni iniziative. La possibilità di infiltrazioni della malavita nelle rinnovabili - sottolinea la Capone - è un rischio rispetto al quale non intendiamo abbassare la guardia, ecco perché vogliamo coinvolgere le Prefetture oltre alle forze dell'ordine''.
MAGGIORE VIGILANZA - ''In questa vicenda tutti gli attori coinvolti sono chiamati ad un supplemento di vigilanza. Finchè il governo nazionale distribuirà incentivi così elevati - conclude - arrestare l'onda degli interessi è un'impresa titanica e in questo flusso può arrivare insieme con l'imprenditoria onesta anche quella criminale''.
In attesa di sviluppi oggi nella Sala riunioni della Presidenza, il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola e l'assessore regionale all'Ecologia Lorenzo Nicastro presenteranno il Disegno di legge regionale sulla la regolamentazione degli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili.