di Giuseppe Defeudis voto: 7
Ebbene sì, lo possiamo ormai dire e confermare: è iniziato il turno della satira meridionale; dopo “Cado dalle nubi”, “Benvenuti al Sud” e “Che bella giornata” ecco un nuovo successo cinematografico “Terrone Style” targato Giulio Manfredonia (“Si può fare”) e Antonio Albanese (“Manuale d’amore 2”, “La seconda notte di nozze”): “Qualunquemente”.
E’un film basato su un personaggio storico di Albanese (Cetto La Qualunque), che incarna, esasperandolo (?!?), il politico medio italiano che fa della sua arroganza, del suo vivere nell’illegalità le sue carte vincenti.
Con Sergio Rubini (“A.A.A. Achille”, “No problem”) nei panni del vate della politica che dà suggerimenti di accaparramento di voti alpersonaggio di Albanese ed altri volti più o meno conosciuti del panorama cinematografico italiano, questa pellicola acquisisce, anche dopo una bella promozione pubblicitaria sul campo, un bel posto nel settore “commedia italiana”. In sala si ride e ci si appassiona a Cetto. Complimenti ad Antonio Albanese.
Ebbene sì, lo possiamo ormai dire e confermare: è iniziato il turno della satira meridionale; dopo “Cado dalle nubi”, “Benvenuti al Sud” e “Che bella giornata” ecco un nuovo successo cinematografico “Terrone Style” targato Giulio Manfredonia (“Si può fare”) e Antonio Albanese (“Manuale d’amore 2”, “La seconda notte di nozze”): “Qualunquemente”.
E’un film basato su un personaggio storico di Albanese (Cetto La Qualunque), che incarna, esasperandolo (?!?), il politico medio italiano che fa della sua arroganza, del suo vivere nell’illegalità le sue carte vincenti.
Con Sergio Rubini (“A.A.A. Achille”, “No problem”) nei panni del vate della politica che dà suggerimenti di accaparramento di voti alpersonaggio di Albanese ed altri volti più o meno conosciuti del panorama cinematografico italiano, questa pellicola acquisisce, anche dopo una bella promozione pubblicitaria sul campo, un bel posto nel settore “commedia italiana”. In sala si ride e ci si appassiona a Cetto. Complimenti ad Antonio Albanese.
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LA RECENSIONE
questi due film sono un insulto all'Italia del Sud e a noi meridionali, Si diffonde ancora una volta uno stereotipo negativo sui meridionali tutti cialtroni e mafiosi!! Basta!
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