Giustizia: presidente Corte Appello Bari, "cause seriali" bloccano sistema. Mantovano, Pdl non è contro magistrati

BARI. ''La situazione di vera e propria crisi nel settore del lavoro e della previdenza ed assistenza obbligatoria'' e' uno degli aspetti sottolineati dal presidente della Corte di Appello di Bari (competente per le province di Bari, Foggia e Bat), Vito Marino Caferra, nella sua relazione sull'amministrazione della giustizia letta durante l'inaugurazione dell'anno giudiziario 2011 al quale partecipava anche, tra gli altri, il sottosegretario degli Interni Alfredo Mantovano. Caferra ha evidenziato ''l'enorme numero di cause che annualmente si riversano nei Tribunali e che stanno determinando, come conseguenza, un forte aumento della tutela d'urgenza: come in altri settori processuali, questa tutela, nata come eccezionale, e' divenuta una forma 'ordinaria' di ricerca di giustizia. Il fattore di maggiore rilievo - ha aggiunto - va individuato nelle cosiddette 'cause seriali' che finiscono per intasare irrimediabilmente gli uffici giudiziari''.
Caferra ha ribadito ''la necessita' di un aumento dell'organico delle sezioni lavoro del Tribunale di Bari e del Tribunale di Foggia, piu' volte segnalata anche dall'Anm e dagli organismi forensi''.

MANTOVANO: CONTRO MAFIA RISULTATI MAI VISTI PRIMA - Nel mondo della giustizia "qualcosa sta cambiando. Mi auguro che, quando la polvere delle polemiche di questi giorni si sara' depositata e saranno state messe da parte le macerie, i tempi consentiranno di apprezzare alcune modifiche normative che stanno permettendo di ottenere risultati, grazie alla magistratura e alle forze di polizia, contro la criminalita' mafiosa". Lo ha sottolineato il sottosegretario all'Interno, Alfredo Mantovano, durante il suo intervento.
Secondo l'esponente di governo si tratta di "risultati mai visti prima in termini di sequestro dei beni mafiosi, che e' la frontiera privilegiata e piu' importante anche rispetto alla cattura dei latitanti e alla celebrazione dei processi". Mantovano ha citato a questo proposito "l'introduzione del Desk Interforze che permette di evitare sovrapposizioni e danni alle indagini in corso".

"PDL NON SCENDERA' IN PIAZZA CONTRO MAGISTRATI" - "Il Pdl non scendera' in piazza contro i magistrati", ha ribadito Mantovano rispondendo a una domanda dei giornalisti. "Il Pdl - ha aggiunto - e' una forza di governo responsabile che apprezza il lavoro dei tanti magistrati che puntano a ottenere risultati concreti con grandi sacrifici. Ci sono poi alcuni magistrati , alcune inchieste giudiziarie e alcuni spezzoni di magistratura che utilizzano la loro funzione per ottenere obiettivi politici". "Quando un decreto di perquisizione - ha sottolineato il sottosegretario - e' lungo piu' di 600 pagine e, invece di essere lo strumento per acquisire elementi di indagine, diventa lo strumento per diffondere elementi di indagine gia' acquisiti ma ancora coperti da segreto, tutto cio' non e' attribuibile all'intera magistratura ma e' qualcosa che lede fortemente l'equilibrio dei poteri, ha obiettivi politici e quindi richiede una reazione, anche di sdegno popolare, rispetto all'uso strumentale e quindi al distorcimento di certi strumenti processuali". Mantovano comunque, rispondendo a una domanda circa l'effettiva realizzazione della manifestazione prevista il 13 febbraio a Milano, ha detto: "Se ne sta parlando pero' dal mio punto di vista non e' uno scandalo se ci sara'. Ogni qualvolta la gente liberamente scende in piazza, e' sempre un esercizio di democrazia", ha concluso.

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