di Nicola Zuccaro
"Bisogna vincere!". Così cantavano a squarciagola gli ultras della Curva Nord durante una gara che poteva scivolare verso un sicuro 0-0. L'invocazione del tifo organizzato è invece caduta nel vuoto in un derby del Sud che ha visto il 6 quale numero protagonista utile da giocare sulle ruote di Bari e di Napoli. Sei il numero della vittoria in trasferta conquistata dal Napoli a Bari. Sei i punti che separano il Bari dalla zona salvezza. Pochi per il passo falso delle dirette concorrenti nella lotta salvezza (Lecce, Brescia e Cesena). Molti per l'arbitraggio a senso unico del sig. Mazzoleni; in più di una circostanza il fischietto romano non interveniva su alcune entrate fallose ai danni dei galletti. Molti anche per la scarsa mole di gioco biancorossa che ha confermato nel pomeriggio del 23 gennaio l'allergia al tiro in porta. Dopo una fase iniziale a fasi alterne circa il Napoli si rendeva già pericoloso con una conclusione di Maggio, confermandosi successivamente capace di colpire in contropiede. Al 38' gli uomini di un nervoso Mazzarri passavano in vantaggio: punizione di Gargano, velo di Cavani, e taglio di tacco firmato da Lavezzi. Quest'ultimo nella ripresa restituiva la cortesia al compagno di reparto per il 2-0. Correva il 42' e Cavani in corsa di collopieno concretizzava spingendo in rete l'assist prodotto dal firmatario dell'1-0. Un raddoppio che, oltre a confermare il Napoli quale seconda forza del Campionato, elevava agli altari della classifica marcatori il duo Lavezzi-Cavani quale coppia d'attacco più prolifica del medesimo torneo. Quanto al Bari c'è da scrivere ben poco per le azioni prodotte, ma molto sul nervosismo evidenziato in campo dai Galletti che perdevano al 17' della ripresa Parisi per somma di ammonizioni. Molto anche per Ventura che come nel precedente incontro non osava di più schierando la coppia di attaccanti composta da Okaka e Rudolf. Quest'ultimo veniva sostuito con il redivivo Rivas. Poco ha prodotto anche il ritorno di Almiron. Numerosi gli abbagli di Gillet che al 23' del primo tempo per poco sbandava verso la rete con un tiro cross di Gargano. Episodi che hanno indotto l'intera tifoseria - fatta eccezione per il gruppo centrale della Nord - nel tornare a contestare la dirigenza e un tecnico che ostinatamente continua a difendere i suoi uomini e a nascondersi dietro l'alibi della malasorte anzichè dimettersi.
"Bisogna vincere!". Così cantavano a squarciagola gli ultras della Curva Nord durante una gara che poteva scivolare verso un sicuro 0-0. L'invocazione del tifo organizzato è invece caduta nel vuoto in un derby del Sud che ha visto il 6 quale numero protagonista utile da giocare sulle ruote di Bari e di Napoli. Sei il numero della vittoria in trasferta conquistata dal Napoli a Bari. Sei i punti che separano il Bari dalla zona salvezza. Pochi per il passo falso delle dirette concorrenti nella lotta salvezza (Lecce, Brescia e Cesena). Molti per l'arbitraggio a senso unico del sig. Mazzoleni; in più di una circostanza il fischietto romano non interveniva su alcune entrate fallose ai danni dei galletti. Molti anche per la scarsa mole di gioco biancorossa che ha confermato nel pomeriggio del 23 gennaio l'allergia al tiro in porta. Dopo una fase iniziale a fasi alterne circa il Napoli si rendeva già pericoloso con una conclusione di Maggio, confermandosi successivamente capace di colpire in contropiede. Al 38' gli uomini di un nervoso Mazzarri passavano in vantaggio: punizione di Gargano, velo di Cavani, e taglio di tacco firmato da Lavezzi. Quest'ultimo nella ripresa restituiva la cortesia al compagno di reparto per il 2-0. Correva il 42' e Cavani in corsa di collopieno concretizzava spingendo in rete l'assist prodotto dal firmatario dell'1-0. Un raddoppio che, oltre a confermare il Napoli quale seconda forza del Campionato, elevava agli altari della classifica marcatori il duo Lavezzi-Cavani quale coppia d'attacco più prolifica del medesimo torneo. Quanto al Bari c'è da scrivere ben poco per le azioni prodotte, ma molto sul nervosismo evidenziato in campo dai Galletti che perdevano al 17' della ripresa Parisi per somma di ammonizioni. Molto anche per Ventura che come nel precedente incontro non osava di più schierando la coppia di attaccanti composta da Okaka e Rudolf. Quest'ultimo veniva sostuito con il redivivo Rivas. Poco ha prodotto anche il ritorno di Almiron. Numerosi gli abbagli di Gillet che al 23' del primo tempo per poco sbandava verso la rete con un tiro cross di Gargano. Episodi che hanno indotto l'intera tifoseria - fatta eccezione per il gruppo centrale della Nord - nel tornare a contestare la dirigenza e un tecnico che ostinatamente continua a difendere i suoi uomini e a nascondersi dietro l'alibi della malasorte anzichè dimettersi.