di Nicola Zuccaro
La straordinaria cornice di pubblico variopinta di tricolore, unitamente all'entusiasmo e al tifo incessante dei 1250 spettatori che hanno popolato lo Stadio del Nuoto, si è rivelata insufficiente per gli Azzurri selezionati da Sandro Campagna. Il Settebello italiano, dopo un primo ottavo di gioco equilibrato e che lo vedeva passare per primo in vantaggio con Luongo e al quale rispondeva Ilic, cominciava a perdere colpi nei tre restanti ottavi di gioco. Dopo un primo ottavo all'insegna del puro studio tattico, la Croazia veniva fuori nel secondo prevalendo per 5-3: doppietta di Boskovic, tra cui un rigore realizzato. Per l'Italia, Presciutti e Felugo tenevano accese le speranze italiane per ribaltare il vantaggio. Al 7'09", Prunetti in contropiede inseguiva il ribaltone accorciando per il parziale 5-4 le distanze ma la Croazia pur sbagliando un rigore parato da un generoso Stefano Tempesti dilagava chiudendo la terza frazione sul 7-5. La quinta segnatura italiana è meritevole di nota poichè arrivava con una splendida girata realizzata da Matteo Aicardi a 1' dal termine dell' ottavo sopra richiamato.
L'ultimo ottavo vedeva il Settebello accorciare nuovamente le distanze al 6' con un rigore di Felugo dopo che al 7' Sukno siglava l'8-5. Sul parziale di 8-6 la Croazia allungava il pallottiere chiudendo sul definitivo 10-6 una gara che al termine veniva così commentata dai rispettivi Commissari Tecnici.
Dal Croato Rudic, visto il largo successo, il commento non poteva che essere positivo: "Ho visto una Croazia forte che ha confermato l'elevato livello di gioco espresso nelle precedenti gare". Di tutt'altro umore il Ct Azzurro Sandro Campagna che, pur consapevole di aver schierato un organico giovane e inesperto, ha lamentato il poco equilibrio nel collegamento fra i reparti e la troppa fretta nell'avanzare per concludere a rete. Con questa sconfitta il Settebello
conserva il secondo posto del Girone - utile - per la Qualificazione alle Olimpiadi di Londra 2012.
La straordinaria cornice di pubblico variopinta di tricolore, unitamente all'entusiasmo e al tifo incessante dei 1250 spettatori che hanno popolato lo Stadio del Nuoto, si è rivelata insufficiente per gli Azzurri selezionati da Sandro Campagna. Il Settebello italiano, dopo un primo ottavo di gioco equilibrato e che lo vedeva passare per primo in vantaggio con Luongo e al quale rispondeva Ilic, cominciava a perdere colpi nei tre restanti ottavi di gioco. Dopo un primo ottavo all'insegna del puro studio tattico, la Croazia veniva fuori nel secondo prevalendo per 5-3: doppietta di Boskovic, tra cui un rigore realizzato. Per l'Italia, Presciutti e Felugo tenevano accese le speranze italiane per ribaltare il vantaggio. Al 7'09", Prunetti in contropiede inseguiva il ribaltone accorciando per il parziale 5-4 le distanze ma la Croazia pur sbagliando un rigore parato da un generoso Stefano Tempesti dilagava chiudendo la terza frazione sul 7-5. La quinta segnatura italiana è meritevole di nota poichè arrivava con una splendida girata realizzata da Matteo Aicardi a 1' dal termine dell' ottavo sopra richiamato.
L'ultimo ottavo vedeva il Settebello accorciare nuovamente le distanze al 6' con un rigore di Felugo dopo che al 7' Sukno siglava l'8-5. Sul parziale di 8-6 la Croazia allungava il pallottiere chiudendo sul definitivo 10-6 una gara che al termine veniva così commentata dai rispettivi Commissari Tecnici.
Dal Croato Rudic, visto il largo successo, il commento non poteva che essere positivo: "Ho visto una Croazia forte che ha confermato l'elevato livello di gioco espresso nelle precedenti gare". Di tutt'altro umore il Ct Azzurro Sandro Campagna che, pur consapevole di aver schierato un organico giovane e inesperto, ha lamentato il poco equilibrio nel collegamento fra i reparti e la troppa fretta nell'avanzare per concludere a rete. Con questa sconfitta il Settebello
conserva il secondo posto del Girone - utile - per la Qualificazione alle Olimpiadi di Londra 2012.