Punta Perotti: il gip, suoli ai Matarrese. Emiliano: troveremo accordo amichevole

BARI. Ora non ci sono davvero più dubbi: i suoli dove sorgeva Punta Perotti, complesso edilizio abbattuto nel 2006, devono tornare ai costruttori. Lo ha deciso il gup del tribunale di Bari Antonio Lovecchio. La decisione sulla restituzione dei terreni nasce da una decisione della Corte europea dei diritti dell'uomo che ha ritenuto la confisca dei suoli una sanzione arbitraria perche' gli imputati sono stati assolti a conclusione del processo per lottizzazione abusiva.
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Le societa' costruttrici cui andrebbero restituiti i suoli sono: Sudfondi, Mabar e Iema riconducibili alle famiglie Matarrese, Andidero e Quistelli.
Intanto il sindaco di Bari, Michele Emiliano, dando notizia della richiesta della presidenza del consiglio dei ministri, e della decisione del Comune di accogliere questa richiesta, commenta l'ordinanza odierna del gup del Tribunale di Bari: "Il Comune di Bari - secondo il primo cittadino barese - aderisce alla richiesta giunta oggi dalla presidenza del Consiglio dei ministri a rinunciare ad ulteriori ricorsi contro la revoca della confisca dei suoli di Punta Perotti per giungere con i costruttori-proprietari a una soluzione amichevole".
L’invito - aggiunge Emiliano - "è stato accolto dalla presidenza del Consiglio dei Ministri, che nella lettera odierna ribadisce l’estraneità del Comune di Bari: Non può sfuggire ad alcuno che la tormentata vicenda in oggetto è particolarmente complessa ed è stata soprattutto il frutto di alcune asimmetrie e difficoltà di funzionamento della normativa urbanistica repressiva vigente quando, come nel caso di specie, non sussista l’affermazione di una responsabilità penale, ma la legge impone ugualmente la confisca dei beni immobili. Di converso, le demolizioni dei manufatti eseguite, non hanno trovato nella decisione di Strasburgo alcuna censura".