Rifiuti: Palese attacca, ennesima bugia di Vendola, differenziata ferma. Sel, sì a modifica ecotassa

BARI. Ancora bagarre in Consiglio tra gli schieramenti politici sul ciclo dei rifiuti in Puglia dopo gli esiti dei sopralluoghi di ieri della Commissione Bicamerale d'inchiesta inviata da Roma che ha denunciato nella Regione vistosi ritardi nella raccolta differenziata rispetto al resto del Paese, oltre alla presenza di potenziali pericoli d'infiltrazione criminale, Scu in primis, nello smaltimento. Il capogruppo del Pdl Palese attacca l'operato del governatore senza remore. "In questi 6 anni - sostiene il consigliere leccese - Vendola ha continuato a raccontare che sulla differenziata sono i Comuni ad essere inadempienti, che gli impianti non erano pronti da cantierizzare, che i termovalorizzatori erano dannosi per l’ambiente".
"Risultato fotografato ieri dalla Commissione Bicamerale: - incalza Palese - la differenziata è aumentata di 5 punti (e non di 45) in 6 anni; il ciclo dei rifiuti non è ad oggi chiuso con impianti pubblici; inceneritori e termovalorizzatori in Puglia sono stati autorizzati dal Governo Vendola, ma solo quelli privati".
"Ogni commento - aggiunge - appare superfluo se non per evidenziare l’ennesimo fallimento, l’ennesima beffa in danno della salute e delle tasche dei pugliesi, l’ennesima responsabilità politica pesante della Giunta Vendola. L’ennesima occasione in cui Vendola non intende assumersi le sue responsabilità”.
Il vicepresidente della commissione Ambiente, il consigliere del Pdl Ignazio Zullo, ha nondimeno le idee chiare sulla questione: "Siamo in piena emergenza rifiuti perché non sono attuate politiche di riduzione della produzione dei rifiuti; è insufficiente e minimale - secondo Zullo - la percentuale di raccolta differenziata e del recupero di materie seconde, non è avviata la chiusura del ciclo dei rifiuti e non è osservato il requisito della prossimità degli impianti di smaltimento rispetto ai luoghi di produzione e raccolta dei rifiuti".
"E, in uno con l’emergenza rifiuti, emerge ingenerosamente - spiega Zullo - il livello di tassazione per i cittadini costretti a pagare maggiori oneri per le percorrenze nel trasporto e smaltimento dei rifiuti e per l’assenza di impianti di compostaggio e di selezione e recupero di materie seconde che non permettono di raggiungere più alti livelli di raccolta differenziata".
Ma a gettare acqua sul fuoco è lo stesso presidente del Gruppo consiliare Sel, Michele Losappio, che in una sua dichiarazione ha annunciato come “l’intero Gruppo di Sinistra e Libertà ha presentato una proposta di legge che vuole incentivare la raccolta differenziata attraverso la leva fiscale e cioè l’ecotassa che i Comuni pagano alla Regione in relazione al rifiuti portato in discarica o agli impianti".
"La Puglia oggi ha una rd del 15%, una quantità che pur raddoppiandosi rispetto al 2005 è tuttavia insufficiente alle nostre esigenze ed al rispetto delle norme di legge. Come dimostra l’esperienza di altre Regioni per far crescere questa percentuale, - precisa Losappio - occorre un impegno su più versanti, dal compostaggio al finanziamento ai Comuni, dai piani di gestione alle campagna di educazione pubblica, ecc. e bisogna soprattutto puntare sul porta a porta".
Fra i vari strumenti usati con successo dalle Regioni virtuose "c’è la modulazione dell’ecotassa usata al minimo per i Comuni che raggiungono gli obiettivi di rd ed al massimo per chi non la fa.
La Pdl di Sel - aggiunge Losappio - rimodula la LR 25/07 in questa direzione, incrementando cioè la tassa sui rifiuti urbani e speciali non pericolosi rispettivamente da 12,5 e 9,5 euro a ton a 20 e 15 euro a ton onde scoraggiare il conferimento in discarica e rendere più conveniente anche finanziariamente l’implementazione della raccolta differenziata. Si vuole così dare un contributo ad un progetto che naturalmente non può esaurirsi solo nell’aspetto fiscale e che deve vedere un’insieme di iniziative - conclude - che il competente Assessorato va assumendo nella sua attività".

(Redazione)

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