Sanità: Decaro, Mezzogiorno unito contro riparto Governo che privilegia il Nord

BARI. "Almeno nelle difficoltà, il Mezzogiorno d’Italia si ritrova unito, senza distinzioni politiche, da uno scopo comune: non farsi beffare ancora una volta dal Nord che, anche nel riparto dei 106 miliardi dei fondi nazionali per la sanità, è premiato da un governo sempre più ostaggio della Lega". Lo sottolinea il capogruppo del Pd alla Regione Puglia, Antonio Decaro. "Così com’è – aggiunge – il riparto deciso dal governo non tiene conto del fattore povertà, molto più elevato al Sud; ma attribuisce più risorse alle regioni dove è più vecchia la popolazione, cioè a quelle del Nord". "Se fosse accettato il criterio della ‘deprivazione’, così come vogliamo al Sud – prosegue il capogruppo Pd - il Veneto perderebbe i 362 milioni di euro in più che gli sono stati assegnati dal ministro Fazio". "Per fortuna a questi privilegi sono contrari, oltre alla Puglia – precisa – anche governatori e assessori del Pdl: Caldoro, presidente della Regione Campania, insieme al suo consigliere per la Sanità Calabrò, parlano di 'criterio inaccettabile'. Scopelliti, presidente della Regione Calabria, annuncia 'una battaglia senza sosta' contro questo riparto del fondo sanitario". "Purtroppo nella nostre regione – conclude Decaro – non troviamo la stessa voglia unanime di contraddire un Governo che, alla sanità pugliese, ha già fatto molti danni imponendo una Piano di riordino molto pesante sia per i cittadini che per i lavoratori".