BARI. ''Ai nostri giovani diciamo: invecchiate precocemente, altrimenti non avremo piu' un soldo per la sanita'''. E' la provocazione del capogruppo Pd alla Regione Puglia, Antonio Decaro, che commenta il criterio in base al quale il governo nazionale ha deciso di ripartire, nel 2011, i 106 miliardi di euro dei fondi per la sanita'.Un criterio, afferma, che premia solo l'anzianita' della popolazione, quindi le regioni del Nord, e penalizza invece il Mezzogiorno dove si concentra la popolazione piu' giovane del nostro Paese.
''Il riparto proposto dal governo - spiega Decaro - non tiene infatti conto delle condizioni socio-economiche del Sud: non calcola gli indici di deprivazione, di disoccupazione, di salute in base al reddito. Ma valuta solo che un ultra 65enne si ammala di piu' di un 35enne. E in base a questo assegna piu' soldi al Nord''.
''Questa criterio - aggiunge il capogruppo Pd - penalizza due volte il Sud: quest'anno con la discriminazione tra regioni piu' vecchie e piu' giovani del Paese; e poi, a partire dal 2013, quando i costi standard della sanita' saranno calcolati in base ai risultati raggiunti dalle regioni nel 2011, quindi con i tagli stabiliti dal criterio che premia le regioni del Nord''.
''Insomma - conclude - in occasione dei 150 anni dell'Unita' d'Italia assistiamo ancora al tentativo disperato di un governo che fa di tutto per dividere il Paese e fare continui regali alla Lega per assicurarsi il suo eterno sostegno''.
''Il riparto proposto dal governo - spiega Decaro - non tiene infatti conto delle condizioni socio-economiche del Sud: non calcola gli indici di deprivazione, di disoccupazione, di salute in base al reddito. Ma valuta solo che un ultra 65enne si ammala di piu' di un 35enne. E in base a questo assegna piu' soldi al Nord''.
''Questa criterio - aggiunge il capogruppo Pd - penalizza due volte il Sud: quest'anno con la discriminazione tra regioni piu' vecchie e piu' giovani del Paese; e poi, a partire dal 2013, quando i costi standard della sanita' saranno calcolati in base ai risultati raggiunti dalle regioni nel 2011, quindi con i tagli stabiliti dal criterio che premia le regioni del Nord''.
''Insomma - conclude - in occasione dei 150 anni dell'Unita' d'Italia assistiamo ancora al tentativo disperato di un governo che fa di tutto per dividere il Paese e fare continui regali alla Lega per assicurarsi il suo eterno sostegno''.