Sarah: Galoppa, non so di cosa Misseri abbia paura

di Roberta Calò
Cambiano gli orari del delitto sul caso Sarah Scazzi. Dopo aver depositato la sua versione in questura, ha rilasciato le sue dichiarazioni agli inviati della trasmissione Quarto Grado. Si tratta di Antonio Petarra, un abitante di Avetrana che quel 26 agosto stava ridipingendo la parete esterna della sua casa e ha affermato di aver visto passare la ragazza alle 13.45
> Misseri ritratta: l'ho uccisa io, Sabrina lì per caso
mentre si dirigeva verso casa della cugina. La testimonianza, già nota agli organi di stampa, è stata solo di recente messa agli atti.
Infuriato con gli eventuali mandatari del delitto, l'uomo ha detto: "Se devono pagare, devono pagare veloce, subito. Chi non sa deve solo stare zitto". La sua testimonianza ha permesso agli inquirenti di inquadrare meglio l'orario in cui è stata uccisa la minore.
Ieri, nel corso della trasmissione è stato interpellato anche l'avvocato di Michele Misseri, Daniele Galoppa, il cui parere è stato richiesto circa le ultime lettere che il suo assistito ha scritto alla figlia Sabrina scagionandola dopo averla accusato in sede di incidente probatorio: "Non lo possiamo dire se non nel momento in cui avviene un atto processuale. Non è quello che ci aspettavamo. Stiamo approfondendo questa marcia indietro. Se rimane fermo potrebbero esserci problemi - spiega l'avvocato a proposito dell'eventualità in cui lui abbandoni il suo incarico di rappresentante legale - per presentare la mia linea guida. Se il signor Misseri non vuole essere aiutato, - conclude - non posso difendere una persona che non vuole essere difesa".
In secondo battuta, al legale viene chiesto un parere circa le eventuali pressioni che il suo assistito potrebbe subire da altre persone: "Le stiamo chiarendo col signor Misseri. Non se se ha paura di qualcosa o di qualcuno, ma lui in alcune occasioni cerca di accontentare il suo interlocutore".