Sarah: la psichiatra, Misseri è attore suggestionabile

di Roberta Calò
Come sempre centro di attenzione mediatica, il caso di Sarah Scazzi riecheggia nelle trasmissioni televisive. Oggi la troviamo su Rai Uno nel corso de L’Arena condotta da Massimo Giletti. Ospite di questa domenica è la dott. ssa Costanzo, che ha fornito una interpretazione psicografolgica, a suo giudizio un parere scientifico delle lettere che Michele Misseri avrebbe scritto negli ultimi giorni in cui scagiona la figlia Sabrina, coindagata con lui dopo la chiamata in correità.
“Michele è un attore altamente suggestionabile. Trae da questa situazione un godimento quasi perverso nel suo essere attore. Ha scritto essendo consapevole di quello che scriveva. Ma siccome è attore e comunque suggestionabile cerca come il Barone di Munchausen di muoversi in modo da trarre vantaggio”.
Peraltro la dottoressa mette in evidenza come l’Italia sia l’unico paese in cui non si ricorre alle perizie psichiatriche se non in caso di minori che commettono reati tra i 14 e i 18 anni.
Alle accuse del pubblico che continuava a chiedere spiegazioni sui motivi per cui Michele Misseri fosse tanto nervoso dopo aver consegnato le lettere, l’avvocato dell’indagato, Daniele Galoppa, ha risposto: “Io ho preso solo atto che dopo le lettere Michele era agitatissimo ma non sono qui a rivelare perchè”.
Si attende, dunque, di comprendere i motivi di tale stato d’animo e le ragioni per cui Michele, dopo aver scagionato la figlia, non abbia quindi fornito una versione alternativa delle dinamiche della vicenda. E’ sorto da qui, perciò, il dubbio che l’uomo possa essere stato pilotato esternamente nella stesura delle epistole.
Nel corso della trasmissione si è discusso anche sull’ancora ambivalente figura della moglie dell’indagato, Cosima Serrano. Per suo conto è intervenuto il legale Francesco De Jaco il quale ha dichiarato a proposito della sua assistita: “Si è attivata affinchè Michele Misseri dicesse la verità. Si tratta comunque di una famiglia matriarcale a tutto tondo, avendo un consorte non all’altezza, e quindi appare lei come la regista”.
Circa la questione della presenza o meno in banca di Cosima Serrano il giorno della scomparsa di Sarah il legale ha spiegato: “Cosima dice la verità, non è andata lei in banca, infatti abbiamo fatto querela al bancario depositando una perizia della firma che è stata fatta da una mano maschile. Consideriamo che la signora Cosima aveva un lavoro occasionale e in quel giorno è andata a lavorare dalla parti di Taranto”.
Come ha affermato giustamente il giornalista Signorini: “Qui non si tratta di essere partigiani dell’uno o dell’altro”, ma di far emergere una verità ancora nebulosa e fitta di contraddizioni.

Posta un commento

Nuova Vecchia

Modulo di contatto