TARANTO. ''E' evidente come nella disumana vicenda di Sarah manchino ancora alcuni importanti tasselli utili per ricostruire fedelmente la dinamica omicidiaria. Siamo convinti pero' che non sara' certo un'altra audizione dell'oscillante Misseri (Michele, ndr) a disvelarla''. Lo affermano, in una nota, gli avvocati Valter Biscotti e Nicodemo Gentile, legali della famiglia di Sarah Scazzi, la 15enne uccisa il 26 agosto ad Avetrana, in provincia di Taranto.
Inoltre, per il legale della famiglia Scazzi, e' nella famiglia che ''va cercato il grimaldello che apra le porte della verita'''.
Nella nota si auspica di conseguenza ''un 'moto di coscienza' che induca quei famigliari di Misseri che eventualmente abbiamo avuto modo di apprendere, dal medesimo o da altri, il reale accadimento dei fatti a 'pulirsi' definitivamente la coscienza''. ''Nessuna persona che dicasi onesta - conclude Gentile - puo' sopportare senza conseguenze un simile atroce fardello''.
Nei giorni scorsi la difesa di Sabrina Misseri, in carcere per concorso in omicidio volontario e sequestro di persona, hanno presentato una richiesta al giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Taranto, Martino Rosati, per poter interrogare Michele Misseri nell'ambito di indagini difensive come prevede l'articolo 391 bis del Codice di Procedura Penale che da' al gip la facolta' di decidere o meno e ai pm e alla difesa la possibilita' di esprimere un parere non vincolante. Ma la stessa Procura di Taranto potrebbe decidere di riascoltare autonomamente lo zio di Sarah.
Inoltre, per il legale della famiglia Scazzi, e' nella famiglia che ''va cercato il grimaldello che apra le porte della verita'''.
Nella nota si auspica di conseguenza ''un 'moto di coscienza' che induca quei famigliari di Misseri che eventualmente abbiamo avuto modo di apprendere, dal medesimo o da altri, il reale accadimento dei fatti a 'pulirsi' definitivamente la coscienza''. ''Nessuna persona che dicasi onesta - conclude Gentile - puo' sopportare senza conseguenze un simile atroce fardello''.
Nei giorni scorsi la difesa di Sabrina Misseri, in carcere per concorso in omicidio volontario e sequestro di persona, hanno presentato una richiesta al giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Taranto, Martino Rosati, per poter interrogare Michele Misseri nell'ambito di indagini difensive come prevede l'articolo 391 bis del Codice di Procedura Penale che da' al gip la facolta' di decidere o meno e ai pm e alla difesa la possibilita' di esprimere un parere non vincolante. Ma la stessa Procura di Taranto potrebbe decidere di riascoltare autonomamente lo zio di Sarah.