Sarah: Misseri riscrive a Sabrina: prima non capivo niente. Galoppa: forse vado via

di Roberta Calò
"Ero all'oscuro delle lettere scritte dal mio cliente alle figlie Sabrina e Valentina. Soprattutto ero all’oscuro del tenore di quelle lettere. Non comprendo la condotta del mio cliente. Potrei decidere di andarmene". Queste le parole dell'avvocato Daniele Galoppa, rappresentante legale di Michele Misseri indagato con la figlia Sabrina per l'omicidio della piccola Sarah Scazzi.
L'avvocato, infatti, solitamente presente alle trasmissioni televisive che hanno trattato il caso, non ha neanche risposto agli ultimi inviti del programma Mediaset Matrix.
Galoppa, che ha dichiarato "Non posso sempre prostrarmi e devo pensare anche alla mia professione", infatti, non riconosce più il suo assistito nelle lettere in cui si scusa di aver "accusato ingiustamente un’innocente".
Lo stesso Misseri, secondo quanto riferisce il personale di custodia avrebbe riferito: "Io ho detto che è stata mia figlia? Ma se la ragazza non ne sa proprio niente!". Quella che per ora fa fede è la versione dell'ultimo incidente probatorio in cui lui indicava la figlia come principale responsabile del delitto; si attende però l'ennesimo incidente, richiesto dal collego difensivo di Sabrina, in cui l'indagato potrebbe fornire un'ennesima versione dei fatti.
Il prossimo 3 Febbraio avrà luogo a Roma, nella sede dei Ris, l'esame irripetibile sui sei telefonini sequestrati in casa Misseri e su quello di Ivano Russo.

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