di Roberta Calò
Ormai da anni il mondo virtuale è stato stravolto dalla nascita dei social network in cui, di sicuro, scala la hit-parade Facebook. Qui infatti si possono condividere foto, notizie, musiche, video, link in una comunità che vanta ben 600.000.000 di utenti; quello che ci si augura è che tale piattaforma non aspiri a diventare una nazione da aggiungere sulle cartine geografiche! A giudicare dalle ultime ricerche, il paese che registra più iscritti è il Canada; l'Italia si colloca in una modesta posizione con il suo buon 26,35% tra Francia e Spagna.
Secondo quanto dichiarato da ComeScore Facebook avrebbe condiviso ben 750 milioni di foto nel week-end di Capodanno e sarebbe passato da 500 a 647,5 milioni di visitatori unici a novembre, scavalcando Yahoo! (630,3 milioni di visitatori unici) ma lasciando intatto il podio di Google con i suoi 970,1 milioni di visitatori.
La sua fortuna in tutto il mondo lo porterà ad essere quotato in Borsa per una stima approssimativa di 50 miliardi di dollari; i suoi titoli stanno già andando a ruba.
Prima di Facebook potrebbe raggiungere le soglie dell'alta finanza LinkedIn quotato 2,2 miliardi di dollari (pari a 1,3 miliardi di euro). La piattaforma, gestita da Palo Alto (California), viene fondata nel 2003 da Reid Hoffman e basa la sua notorietà sul mondo degli affari. Presente ormai da anni, ma conosciuto da un numero inferiore di persone rispetto al suo alter-ego goliardico, LinkedIN è un social network impegnato su scala professionale.
Oggetto di condivisioni e di ricerche infatti sono le aziende,i profili lavorativi, domande e offerte; si tratta di un vero e proprio mercato in cui datori di lavori possono valutare il potenziale di eventuali canditati iscritti, i lavoratori (o gli aspiranti lavoratori) possono cercare aziende, imprese e freelance possono ampliare il raggio della loro visibilità . Una vera e propria vetrina del lavoro in cui la rete di amicizie ha lo scopo di far circolare impieghi, contratti, soldi. Quello che si offre è dunque un'alternativa virtuale allo storico Business cartaceo con il vantaggio che ampliando la rete dei contatti e frugando nei profili degli amici non troveremo notizie di gossip, ma informazioni utili per offrire o cercare un lavoro. Una forma d'investimento alternativa, quindi, per noi comuni mortali che cerchiamo il guadagno in strade diverse da Wall Street.
Rinnovatosi nel 2010, LinkedIN offre un aggiornamento in tempo reale dello status dei nostri contatti, la possibilità di consultare i link più popolari compresi immagini e video, effettuare e salvare ricerche per parole-chiave, creare alternative al proprio profilo in un'altra lingua per facilitare i contatti con l'estero.
Il social network dunque che cambia volto dimenandosi dallo svago all'utilità diventa giorno dopo giorno un fenomeno sempre più comune, quasi indispensabile. Una realtà di scambi e di ricerche da cui non possiamo esimerci né nei rapporti interpersonali né in quelli professionali; un mondo in cui "si può vivere senza fratelli ma non senza "AMICI"! "(Proverbio arabo).
Ormai da anni il mondo virtuale è stato stravolto dalla nascita dei social network in cui, di sicuro, scala la hit-parade Facebook. Qui infatti si possono condividere foto, notizie, musiche, video, link in una comunità che vanta ben 600.000.000 di utenti; quello che ci si augura è che tale piattaforma non aspiri a diventare una nazione da aggiungere sulle cartine geografiche! A giudicare dalle ultime ricerche, il paese che registra più iscritti è il Canada; l'Italia si colloca in una modesta posizione con il suo buon 26,35% tra Francia e Spagna.
Secondo quanto dichiarato da ComeScore Facebook avrebbe condiviso ben 750 milioni di foto nel week-end di Capodanno e sarebbe passato da 500 a 647,5 milioni di visitatori unici a novembre, scavalcando Yahoo! (630,3 milioni di visitatori unici) ma lasciando intatto il podio di Google con i suoi 970,1 milioni di visitatori.
La sua fortuna in tutto il mondo lo porterà ad essere quotato in Borsa per una stima approssimativa di 50 miliardi di dollari; i suoi titoli stanno già andando a ruba.
Prima di Facebook potrebbe raggiungere le soglie dell'alta finanza LinkedIn quotato 2,2 miliardi di dollari (pari a 1,3 miliardi di euro). La piattaforma, gestita da Palo Alto (California), viene fondata nel 2003 da Reid Hoffman e basa la sua notorietà sul mondo degli affari. Presente ormai da anni, ma conosciuto da un numero inferiore di persone rispetto al suo alter-ego goliardico, LinkedIN è un social network impegnato su scala professionale.
Oggetto di condivisioni e di ricerche infatti sono le aziende,i profili lavorativi, domande e offerte; si tratta di un vero e proprio mercato in cui datori di lavori possono valutare il potenziale di eventuali canditati iscritti, i lavoratori (o gli aspiranti lavoratori) possono cercare aziende, imprese e freelance possono ampliare il raggio della loro visibilità . Una vera e propria vetrina del lavoro in cui la rete di amicizie ha lo scopo di far circolare impieghi, contratti, soldi. Quello che si offre è dunque un'alternativa virtuale allo storico Business cartaceo con il vantaggio che ampliando la rete dei contatti e frugando nei profili degli amici non troveremo notizie di gossip, ma informazioni utili per offrire o cercare un lavoro. Una forma d'investimento alternativa, quindi, per noi comuni mortali che cerchiamo il guadagno in strade diverse da Wall Street.
Rinnovatosi nel 2010, LinkedIN offre un aggiornamento in tempo reale dello status dei nostri contatti, la possibilità di consultare i link più popolari compresi immagini e video, effettuare e salvare ricerche per parole-chiave, creare alternative al proprio profilo in un'altra lingua per facilitare i contatti con l'estero.
Il social network dunque che cambia volto dimenandosi dallo svago all'utilità diventa giorno dopo giorno un fenomeno sempre più comune, quasi indispensabile. Una realtà di scambi e di ricerche da cui non possiamo esimerci né nei rapporti interpersonali né in quelli professionali; un mondo in cui "si può vivere senza fratelli ma non senza "AMICI"! "(Proverbio arabo).
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LA CURIOSITA'