BARI. C'e' attesa in Puglia per il provvedimento sul federalismo municipale che giovedi' verra' votato in commissione bicamerale. L'eventualita' che non passi, si vada alle elezioni e il federalismo municipale sia rimandato a tempo indefinito crea non pochi timori tra i maggiorenti del Pdl pugliese. "Il federalismo e' un punto centrale del nostro programma". Si esprime cosi' il ministro dei Rapporti con le regioni, Raffaele Fitto, rispondendo a una domanda dei giornalisti che a Bari gli chiedevano un commento su quanto affermato dal ministro dell'Interno Roberto Maroni circa la scadenza sul decreto relativo al federalismo fiscale. "Io sono fiducioso - commenta Fitto - che giovedi' ci possa essere il superamento di questo passaggio, che e' un passaggio su un decreto legislativo di un progetto piu' ampio".
"Come e' noto - aggiunge il ministro - abbiamo altri decreti legislativi che saranno oggetto di confronto in commissione bicamerale e che poi dovranno essere approvati in via definitiva dal consiglio dei Ministri. E' chiaro che questo e' un punto fondamentale al quale tutti quanti della maggioranza teniamo perche' abbiamo lavorato bene e perche' siamo convinti che rappresenti una granda opportunita' per il Paese".
Poi sulla situazione del Governo, incalzato dai giornalisti, il ministro si esprime così: "Questo e' un governo che ha avuto la fiducia in Parlamento ancora qualche giorno fa e che vuole lavorare. Ha un'agenda e indica i problemi. L'augurio e l'auspicio e' che su questi problemi ci si possa ritrovare".
Giovedi', infatti, non e' un giorno decisivo soltanto per Berlusconi. Bensì, "e' decisiva per il governo e per la maggioranza la riforma federalista" secondo il senatore del Pdl Quagliariello, "perche' e' stata la traccia della prima parte della legislatura e questa ha riguardato tutta la maggioranza e non solo la Lega. A questa riforma il Pdl - sostiene il vicecapogruppo dei senatori del Pdl a proposito dell'ultimatum lanciato dal ministro dell'Interno, Roberto Maroni, sul federalismo fiscale - tiene non meno della Lega e il Sud sano deve tenerci non meno del Nord. Sono convinto che giovedi' la riforma sul federalismo andra' avanti".
"Dire che la legislatura si puo' interrompere per ragioni politiche, come fa il ministro Maroni, e' legittimo", ha aggiunto Quagliariello. Ma "dire che si puo' interrompere indipendentemente dall'esistenza di una maggioranza che continua ad esistere, come ha fatto D'Alema ieri e Scalfari su Repubblica, e' il residuo di una mentalita' antidemocratica per cui quello che conta non e' la sovranita' del popolo ma la volonta' di alcuni 'ottimati' che, nonostante non ne abbiano azzeccata una in tutta la loro vita politica, continuano a ritenersi degli 'ottimati'", conclude Quagliariello.
(Redazione)
"Come e' noto - aggiunge il ministro - abbiamo altri decreti legislativi che saranno oggetto di confronto in commissione bicamerale e che poi dovranno essere approvati in via definitiva dal consiglio dei Ministri. E' chiaro che questo e' un punto fondamentale al quale tutti quanti della maggioranza teniamo perche' abbiamo lavorato bene e perche' siamo convinti che rappresenti una granda opportunita' per il Paese".
Poi sulla situazione del Governo, incalzato dai giornalisti, il ministro si esprime così: "Questo e' un governo che ha avuto la fiducia in Parlamento ancora qualche giorno fa e che vuole lavorare. Ha un'agenda e indica i problemi. L'augurio e l'auspicio e' che su questi problemi ci si possa ritrovare".
Giovedi', infatti, non e' un giorno decisivo soltanto per Berlusconi. Bensì, "e' decisiva per il governo e per la maggioranza la riforma federalista" secondo il senatore del Pdl Quagliariello, "perche' e' stata la traccia della prima parte della legislatura e questa ha riguardato tutta la maggioranza e non solo la Lega. A questa riforma il Pdl - sostiene il vicecapogruppo dei senatori del Pdl a proposito dell'ultimatum lanciato dal ministro dell'Interno, Roberto Maroni, sul federalismo fiscale - tiene non meno della Lega e il Sud sano deve tenerci non meno del Nord. Sono convinto che giovedi' la riforma sul federalismo andra' avanti".
"Dire che la legislatura si puo' interrompere per ragioni politiche, come fa il ministro Maroni, e' legittimo", ha aggiunto Quagliariello. Ma "dire che si puo' interrompere indipendentemente dall'esistenza di una maggioranza che continua ad esistere, come ha fatto D'Alema ieri e Scalfari su Repubblica, e' il residuo di una mentalita' antidemocratica per cui quello che conta non e' la sovranita' del popolo ma la volonta' di alcuni 'ottimati' che, nonostante non ne abbiano azzeccata una in tutta la loro vita politica, continuano a ritenersi degli 'ottimati'", conclude Quagliariello.
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