"Alessia e Livia riposano in pace, non hanno sofferto". L'atrocità di Schepp in una lettera

SVIZZERA. L'agghiacciante verità in poche scarne righe. Le speranze di ritrovare in vita le gemelline si assottigliano sempre di più, soprattutto dopo la scoperta di una lettera che il padre, Matthias Schepp, ha inviato alla moglie Irina prima di suicidarsi gettandosi sotto un treno presso la stazione di Cerignola, in provincia di Foggia. (Leggi articolo: "Le ho uccise")
La lettera - "Alessia e Livia riposano in pace, non hanno sofferto". Sono queste le inquietanti parole contenute nella missiva inviata da Schepp alla moglie. Parole che oltre a gettare nello sconforto la povera Irina, hanno dato un duro colpo anche alle speranze degli investigatori che ancora cercano le due bambine convinti che siano ancora vive. (Leggi articolo: riprendono le ricerche a Cerignola)
Le missive sono arrivate stamattina in Svizzera, ma sono state inviate dai giorni scorsi dall'uomo in fuga: una da Tolone e una da Cerignola. Un annuncio sconcertante, che confermerebbe l'ipotesi più triste: il folle gesto dell'uomo che ha ucciso le figlie prima di gettarsi sotto al treno nella piccola stazione di Cerignola. Non si esclude l'ipotesi che il padre abbia avvelenato le figlie; dal suo computer, analizzato dagli inquirenti, pare sia emerso che Schepp abbia cercato su internet siti riguardanti metodi e materiali per l'avvelenamento. (Leggi articolo: Il criminologo, Schepp perse la testa per gelosia)

(Redazione)

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