BARI. “Non c’è stato nessuno scippo di fondi per il dissesto idrogeologico da parte del Governo nei confronti del Sud, né vi sono opere a rischio in Puglia o in altre Regioni”. Lo dice in una nota il capogruppo del Pdl alla Regione Puglia, Rocco Palese, rispondendo all’allarme lanciato dall’assessore Amati in seguito all’approvazione di un emendamento al Decreto Milleproroghe in discussione nelle Commissioni del Senato.
“La delibera CIPE 6 novembre 2009 - spiega Palese - ha assegnato un importo complessivo di 1.000 milioni di euro per il finanziamento di interventi di competenza del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, da ripartire sempre con il criterio 85% (Mezzogiorno) 15% (Centro – Nord) destinati al risanamento ambientale e alla messa in sicurezza.
Lo stesso Cipe – aggiunge Palese - con delibera 41/2010 ha già assegnato (a valere sulle risorse di cui alla Delibera del 6 novembre) 100 milioni di euro da ripartire tra le regioni Emilia-Romagna, Liguria e Toscana colpite da eventi meteorici eccezionali verificatisi nell’ultima decade del mese di dicembre 2009 e nei primi giorni del mese di gennaio 2010. L’emendamento approvato nelle Commissioni del Senato e al quale si riferisce l’assessore Amati, prevede che vengano assegnati 100 milioni di euro per il 2011 e 100 per il 2012 a Liguria (45), Veneto (30), Campania (20), Messina (5)”.
“In definitiva - aggiunge Palese – alle Regioni del Centronord, in virtù della quota 85 – 15, sarebbero comunque stati assegnati 150 milioni di euro; in considerazione degli eventi eccezionali verificatisi, con l’emendamento in questione, ne sono stati assegnati complessivamente 175, e quindi 25 in più rispetto a quelli previsti. I restanti spettano alle Regioni del Mezzogiorno, nessuno li ha toccati e nessuno li toccherà ”.
“Ne deriva –conclude Palese – che come sempre Vendola e i suoi assessori prendono un pezzettino di verità e lo fanno divenire “tutta la verità ”. Basterebbe leggere con attenzione e senza pregiudizi politici le carte, per scoprire che anche in questo caso nessuno scippo è stato perpetrato ai danni delle Regioni del Sud, se non quelli che ogni giorno da 6 anni Vendola e compagni fanno ai cittadini pugliesi mettendo le mani nelle loro tasche con aumenti di tasse e sperpero di fondi nazionali e comunitari”.
“La delibera CIPE 6 novembre 2009 - spiega Palese - ha assegnato un importo complessivo di 1.000 milioni di euro per il finanziamento di interventi di competenza del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, da ripartire sempre con il criterio 85% (Mezzogiorno) 15% (Centro – Nord) destinati al risanamento ambientale e alla messa in sicurezza.
Lo stesso Cipe – aggiunge Palese - con delibera 41/2010 ha già assegnato (a valere sulle risorse di cui alla Delibera del 6 novembre) 100 milioni di euro da ripartire tra le regioni Emilia-Romagna, Liguria e Toscana colpite da eventi meteorici eccezionali verificatisi nell’ultima decade del mese di dicembre 2009 e nei primi giorni del mese di gennaio 2010. L’emendamento approvato nelle Commissioni del Senato e al quale si riferisce l’assessore Amati, prevede che vengano assegnati 100 milioni di euro per il 2011 e 100 per il 2012 a Liguria (45), Veneto (30), Campania (20), Messina (5)”.
“In definitiva - aggiunge Palese – alle Regioni del Centronord, in virtù della quota 85 – 15, sarebbero comunque stati assegnati 150 milioni di euro; in considerazione degli eventi eccezionali verificatisi, con l’emendamento in questione, ne sono stati assegnati complessivamente 175, e quindi 25 in più rispetto a quelli previsti. I restanti spettano alle Regioni del Mezzogiorno, nessuno li ha toccati e nessuno li toccherà ”.
“Ne deriva –conclude Palese – che come sempre Vendola e i suoi assessori prendono un pezzettino di verità e lo fanno divenire “tutta la verità ”. Basterebbe leggere con attenzione e senza pregiudizi politici le carte, per scoprire che anche in questo caso nessuno scippo è stato perpetrato ai danni delle Regioni del Sud, se non quelli che ogni giorno da 6 anni Vendola e compagni fanno ai cittadini pugliesi mettendo le mani nelle loro tasche con aumenti di tasse e sperpero di fondi nazionali e comunitari”.