Arriva Archimede: è made in Brindisi il sistema che rivoluzionerà la produzione di energia pulita

di Tatiana Acquaviva
L’energia arriva dal mare. Come? Grazie alle correnti. Proprio la loro velocità, infatti, è alla base di un’invenzione che potrebbe rivoluzionare i metodi di produzione di energia elettrica pulita, e rimpiazzare pale eoliche e pannelli fotovoltaici, il cui impatto ambientale è spesso discutibile. Il tutto avverrebbe attraverso l’utilizzo di turbine inabissate nelle acque marine che, spinte dalle correnti, possono generare energia elettrica, da trasferire sulla terra ferma tramite un cavo elettrico, per essere poi immessa negli elettrodotti. La mente che ha ideato questa utile ed innovativa scoperta è di un brindisino residente a Fasano, Salvo Palazzo, già noto per la sua creatività, il quale ha brevettato il suo sistema e attende ora il completamento della sperimentazione, che si concluderà tra una decina di mesi. L’inventore, insieme ad un suo amico e collega, Siro Cecchi, sta effettuando le prove per ottenere un impianto in grado di produrre una enorme quantità di energia pulita, grazie a delle speciali pale, che centuplicano la spinta ricevuta dalle correnti marine che, già di per sé, è piuttosto forte dove le acque sono molto profonde. I due soci erano titolari di aziende, ma non hanno mai rinunciato alla loro passione per l’elettronica, tanto che hanno brevettato anche il “diriplano”, un prototipo di aereo dirigibile con ali ed eliche, alimentato ad elio, che decolla verticalmente. Progetto, questo, realizzato a spese proprie, senza alcun sostegno da parte delle istituzioni. Intanto, si pensa anche al nome per la nuova invenzione, che probabilmente sarà denominata Archimede, proprio perché è basata sul principio del fisico greco, e che, negli anni di studio e ricerca, è costata molti sacrifici economici ai due uomini. Entro l’anno si concluderà la sperimentazione del progetto che potrebbe rivoluzionare il sistema di produzione di energia pulita. Un sistema che sarebbe perfetto per l’Italia, dove la velocità delle correnti marine raggiunge almeno le 4-5 miglia ad ora. Il costo dell’operazione, invece, si aggirerebbe sulle 300mila euro. L’ energia elettrica, poi, si produrrebbe a costi davvero bassissimi, in quanto non ci sono spese particolari per la produzione della corrente,se non lo sfruttamento delle correnti naturali del mare. Davvero un’ottima opportunità, quindi, per il nostro territorio e per un futuro sostenibile e vantaggioso per tutti. Adesso, l’unica speranza è che le istituzioni appoggino questo progetto, anche per dare una speranza a tutti i meridionali capaci, che spesso non trovano spazio per esprimere la loro utile creatività.

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