BARI. In due differenti circostanze ha minacciato titolare e dipendente di un distributore di carburanti, facendosi consegnare complessivamente 200 euro. Dovra' difendersi dall'accusa di estorsione, Giuseppe Angelini, 41 anni, di Triggiano, noto alle forze dell'ordine, arrestato dai carabinieri della Compagnia di Bari-Centro in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale su richiesta della Procura della Repubblica.
IL FATTO - I fatti risalgono allo scorso 25 novembre, quando l'uomo, si reco' in un'area di servizio lungo la strada statale 100, e nel bar tento' di truffare la titolare. Lo stesso, infatti, spacciandosi per dipendente di un ente pubblico, chiese 250 euro quale contributo spese per una presunta pubblicita' fatta a favore della stazione di servizio.
Di fronte al rifiuto della donna, Angelini le ordino' di consegnargli il denaro, perche' riferi' di avere ''conoscenze'' importanti nel quartiere Japigia di Bari. A quel punto la vittima, intimorita, consegno' 100 euro al malvivente che si allontano'.
Un mese piu' tardi, il 27 dicembre, si ripresento' nello stesso distributore dove, dopo aver fatto rifornimento per 20 euro, entro' nel bar chiedendo della titolare che pero' non c'era. A quel punto minaccio' con un coltello un dipendente vantandosi di avere gia' bucato una mano ad altre persone, e riuscendo a farsi consegnare 100 euro.
LE INDAGINI - Le indagini svolte dai carabinieri, basate soprattutto sulle immagini riprese dalle telecamere a circuito chiuso dell'esercizio e dalle dichiarazione di vittime e testimoni, hanno permesso l'individuazione del presunto responsabile e di raccogliere a suo carico gli elementi di colpevolezza che hanno poi consentito all'Autorita' Giudiziaria di emettere il provvedimento restrittivo.
IL FATTO - I fatti risalgono allo scorso 25 novembre, quando l'uomo, si reco' in un'area di servizio lungo la strada statale 100, e nel bar tento' di truffare la titolare. Lo stesso, infatti, spacciandosi per dipendente di un ente pubblico, chiese 250 euro quale contributo spese per una presunta pubblicita' fatta a favore della stazione di servizio.
Di fronte al rifiuto della donna, Angelini le ordino' di consegnargli il denaro, perche' riferi' di avere ''conoscenze'' importanti nel quartiere Japigia di Bari. A quel punto la vittima, intimorita, consegno' 100 euro al malvivente che si allontano'.
Un mese piu' tardi, il 27 dicembre, si ripresento' nello stesso distributore dove, dopo aver fatto rifornimento per 20 euro, entro' nel bar chiedendo della titolare che pero' non c'era. A quel punto minaccio' con un coltello un dipendente vantandosi di avere gia' bucato una mano ad altre persone, e riuscendo a farsi consegnare 100 euro.
LE INDAGINI - Le indagini svolte dai carabinieri, basate soprattutto sulle immagini riprese dalle telecamere a circuito chiuso dell'esercizio e dalle dichiarazione di vittime e testimoni, hanno permesso l'individuazione del presunto responsabile e di raccogliere a suo carico gli elementi di colpevolezza che hanno poi consentito all'Autorita' Giudiziaria di emettere il provvedimento restrittivo.