Barletta, e nel web scoppia il fenomeno del consigliere rapper Franco Pastore
di Nicola Ricchitelli
Singolare e simpatica la reazione del consigliere regionale dopo la vittoria di Nicola Maffei. "Evviva Nicola Maffei ed evviva il Partito socialista". Accade così che il “Rap futuristico” di Fabri Fibra diventò il “Rap Pastoristico” di Franco Pastore, rivisitazione musicale a cura del consigliere regionale socialista con l’aiuto di qualche estroso internauta.
Circola oramai da qualche giorno sul noto social network Facebook, e sulla nota piattaforma di Youtube, il pezzo dell’intervista – con tanto di sottofondo musicale di Fabri Fibra e di sapiente montaggio e regia confezionata ad arte – rilasciata dal simpatico esponente del Partito Socialista eletto giusto un anno fa al consiglio regionale, subito dopo la notizia della vittoria del sindaco uscente Nicola Maffei alle primarie. E accadde così che la politica uscì dai soliti schemi fatti di sorrisi di circostanza, di dichiarazioni già scritte ancor prima che dette: del resto lui fuori dagli schemi un po’ lo è sempre stato.
Era il Ferragosto del 2010, infatti, quando ad una spiaggia con sole, ombrellone e sedie sdraio preferì una visita nel carcere di Trani. "E' un giorno in cui tutti sono o pensano al mare, alle vacanze, si godono la propria libertà e io non voglio, come uomo e come rappresentante di una istituzione, dimenticare chi di quella libertà non gode. E non solo i detenuti, bensì anche chi è, di fatto, segregato con loro, le guardie carcerarie" disse nella circostanza.
Tra i maggior esponenti della scena politica barlettana e regionale, Franco Pastore ha sempre dimostrato grande sensibilità per i problemi della sua città e della sua terra.
La sua voce si è fatta sempre sentire per i tanti problemi che attanagliano la città della Disfida, non ultimo quello in merito alla questione rom – dopo la recente notizia della morte di quattro bambini nel campo rom di Roma – quando il consigliere regionale dichiarò: "A Barletta esiste da circa 20 anni un campo nomadi, all’altezza dell’uscita Barberini della statale 16bis, che versa in condizioni difficili da definire. Ci sono baracche realizzate in tutti i materiali che è possibile raccattare per strada, sono fatte di lamiere, cartone, pezzi di compensato, pezze. Queste baracche affondano in un acquitrino, fisso in inverno. L’amministrazione comunale ha individuato da tempo, ma solo a parole, una destinazione per quell’accampamento, alle spalle di un nuovo campo sportivo progettato alla periferia della città, in zona Parco degli Ulivi. Ma parole sono state al principio e parole restano tuttora".
Mirabile fu il suo impegno anche in occasione della denuncia da parte di un padre barlettano al Presidente della regione Vendola sulla situazione di sua figlia affetta dal morbo di West, al fine di ottenere l’erogazione gratuita degli alimenti: nell’occasione il consigliere si prodigò affinché la questione fosse a conoscenza dei media e degli organi di stampa.
In principio fu assessore all’Edilizia nella giunta Maffei, dimessosi successivamente dopo esser stato eletto al consiglio regionale lo scorso 2010 carica che tuttora ricopre. In veste di assessore all’Edilizia, contribuì alla stipula del Protocollo D’intesa da sottoscrivere con la Regione Puglia per l’avvio del primo cantiere di autocostruzione, fiore all’occhiello delle tante battaglie promosse dalla locale associazione “Fraternità per il diritto alla casa” di Fabio Lattanzio.
Singolare e simpatica la reazione del consigliere regionale dopo la vittoria di Nicola Maffei. "Evviva Nicola Maffei ed evviva il Partito socialista". Accade così che il “Rap futuristico” di Fabri Fibra diventò il “Rap Pastoristico” di Franco Pastore, rivisitazione musicale a cura del consigliere regionale socialista con l’aiuto di qualche estroso internauta.
Circola oramai da qualche giorno sul noto social network Facebook, e sulla nota piattaforma di Youtube, il pezzo dell’intervista – con tanto di sottofondo musicale di Fabri Fibra e di sapiente montaggio e regia confezionata ad arte – rilasciata dal simpatico esponente del Partito Socialista eletto giusto un anno fa al consiglio regionale, subito dopo la notizia della vittoria del sindaco uscente Nicola Maffei alle primarie. E accadde così che la politica uscì dai soliti schemi fatti di sorrisi di circostanza, di dichiarazioni già scritte ancor prima che dette: del resto lui fuori dagli schemi un po’ lo è sempre stato.
Era il Ferragosto del 2010, infatti, quando ad una spiaggia con sole, ombrellone e sedie sdraio preferì una visita nel carcere di Trani. "E' un giorno in cui tutti sono o pensano al mare, alle vacanze, si godono la propria libertà e io non voglio, come uomo e come rappresentante di una istituzione, dimenticare chi di quella libertà non gode. E non solo i detenuti, bensì anche chi è, di fatto, segregato con loro, le guardie carcerarie" disse nella circostanza.
Tra i maggior esponenti della scena politica barlettana e regionale, Franco Pastore ha sempre dimostrato grande sensibilità per i problemi della sua città e della sua terra.
La sua voce si è fatta sempre sentire per i tanti problemi che attanagliano la città della Disfida, non ultimo quello in merito alla questione rom – dopo la recente notizia della morte di quattro bambini nel campo rom di Roma – quando il consigliere regionale dichiarò: "A Barletta esiste da circa 20 anni un campo nomadi, all’altezza dell’uscita Barberini della statale 16bis, che versa in condizioni difficili da definire. Ci sono baracche realizzate in tutti i materiali che è possibile raccattare per strada, sono fatte di lamiere, cartone, pezzi di compensato, pezze. Queste baracche affondano in un acquitrino, fisso in inverno. L’amministrazione comunale ha individuato da tempo, ma solo a parole, una destinazione per quell’accampamento, alle spalle di un nuovo campo sportivo progettato alla periferia della città, in zona Parco degli Ulivi. Ma parole sono state al principio e parole restano tuttora".
Mirabile fu il suo impegno anche in occasione della denuncia da parte di un padre barlettano al Presidente della regione Vendola sulla situazione di sua figlia affetta dal morbo di West, al fine di ottenere l’erogazione gratuita degli alimenti: nell’occasione il consigliere si prodigò affinché la questione fosse a conoscenza dei media e degli organi di stampa.
In principio fu assessore all’Edilizia nella giunta Maffei, dimessosi successivamente dopo esser stato eletto al consiglio regionale lo scorso 2010 carica che tuttora ricopre. In veste di assessore all’Edilizia, contribuì alla stipula del Protocollo D’intesa da sottoscrivere con la Regione Puglia per l’avvio del primo cantiere di autocostruzione, fiore all’occhiello delle tante battaglie promosse dalla locale associazione “Fraternità per il diritto alla casa” di Fabio Lattanzio.