Barletta, il silenzio assordante del sindaco Nicola Maffei sulle morti negli incidenti stradali
di Nicola Ricchitelli. Le strade, quelle di Barletta per la precisione, hanno portato via due vita umane, e con esse sogni e aspirazioni di due giovani di 26 e 30 anni che dalla vita e della vita hanno avevano ancora tanto da chiedere.
Il tutto mentre a Barletta, anziché aprirsi un serio dibattito sulla sicurezza delle strade, fa notizia l’apertura di un club adibito al gioco d’azzardo – dove guarda caso il primo cittadino non ha fatto mancare la sua presenza per l’inaugurazione – e le cattive condizioni della statua di Eraclio.
Due morti che sembrano essere passate inosservate, lacrime asciugate ancor prima di essere versate, nonostante dinnanzi a questi numeri non si può rimanere indifferenti.
Un dibattito sulla questione sicurezza tra le strade della città della Disfida provano ad aprirlo i due consiglieri regionale Ruggiero Mennea e Franco Pastore. Una strage di innocenti che deve indurre le istituzioni a uno sforzo maggiore, da un lato per mettere in sicurezza le nostre strade, dall’altro per contribuire a diffondere la cultura della guida sicura. Ecco le dichiarazioni dell’esponente del Pd Mennea: "Purtroppo spesso l’epilogo è il peggiore che ci si possa essere e nella gran parte dei casi si tratta di giovanissimi - aggiunge Mennea - per non parlare di tutti quei giovani che, pur scampando alla morte, riportano danni fisici e psichici permanenti. Noi politici, le istituzioni tutte, non possono restare indifferenti di fronte a un fenomeno così grave. La Regione Puglia da anni ha avviato diversi progetti sul tema della sicurezza stradale. Siamo andati nelle scuole, abbiamo organizzato campagne di sensibilizzazione sui media, nelle discoteche, in tutti i luoghi di aggregazione. Si è cercato di incidere sul consumo di alcool da parte dei giovani. Indubbiamente quello delle strade è un problema che va affrontato con la giusta determinazione: ci sono molte strade insicure: nel nord barese penso all’Andria-Trani, ma anche alla strada che collega Barletta a Margherita di Savoia, dove soprattutto d’estate il traffico è elevatissimo, all’ex statale 98, che in alcuni punti andrebbe rifatta, alla stessa statale 16 bis, che presenta numerose insidie. Agli assessori regionali Amati e Minervini, che hanno competenza su questo delicato settore, chiederò un impegno straordinario: so che stanno già lavorando alacremente per tentare di eliminare quei fattori esterni che possono provocare gli incidenti, ma occorre essere rapidi. Chiederò anche alla Provincia di accelerare tutti quei progetti in cantiere per mettere in sicurezza le nostre strade. Ogni giorno che passa il tragico bilancio delle vittime si aggrava. Dobbiamo impegnarci per invertire questa terribile tendenza".
Sulla stessa lunghezza d’onda il parere del consigliere socialista Franco Pastore il quale oltre al cordoglio e alla questione sicurezza pone l’accento sulla questione della fabbricazione delle auto: «Allo sconforto e al dolore per le vite perse, troppo presto, di due ragazzi, di 25 e 29 anni a Barletta, alle cui famiglie rivolgo il mio pensiero mesto, deve subentrare la questione della sicurezza stradale, della necessità e del diritto di essere sicuri quando si è per strada, quando lo sono i nostri figli e noi tutti. Al di là di quanto prescritto dal codice, del rispetto delle regole, le strade che percorriamo devono essere sicure, illuminate, curate e tenute nel migliore modo possibile. E poi un monito. Le auto devono essere sicure, nuove e robuste. Ma si parla tanto di ambiente, stili di vita sostenibili e in un frangente geopolitico come quello attuale, in cui il prezzo del carburante è schizzato, qual è la necessità di girare a bordo di auto che sembrano carri armati, che per loro stessa natura non sono fatti per andare piano e che, comunque, sono sproporzionati rispetto a qualsiasi altro mezzo, eccetto loro pari o tir. Le istituzioni si impegnino inderogabilmente a intervenire per le proprie esponsabilità e competenze, ciascuno di noi con il proprio modo di essere automobilisti».
Il tutto mentre a Barletta, anziché aprirsi un serio dibattito sulla sicurezza delle strade, fa notizia l’apertura di un club adibito al gioco d’azzardo – dove guarda caso il primo cittadino non ha fatto mancare la sua presenza per l’inaugurazione – e le cattive condizioni della statua di Eraclio.
Due morti che sembrano essere passate inosservate, lacrime asciugate ancor prima di essere versate, nonostante dinnanzi a questi numeri non si può rimanere indifferenti.
Un dibattito sulla questione sicurezza tra le strade della città della Disfida provano ad aprirlo i due consiglieri regionale Ruggiero Mennea e Franco Pastore. Una strage di innocenti che deve indurre le istituzioni a uno sforzo maggiore, da un lato per mettere in sicurezza le nostre strade, dall’altro per contribuire a diffondere la cultura della guida sicura. Ecco le dichiarazioni dell’esponente del Pd Mennea: "Purtroppo spesso l’epilogo è il peggiore che ci si possa essere e nella gran parte dei casi si tratta di giovanissimi - aggiunge Mennea - per non parlare di tutti quei giovani che, pur scampando alla morte, riportano danni fisici e psichici permanenti. Noi politici, le istituzioni tutte, non possono restare indifferenti di fronte a un fenomeno così grave. La Regione Puglia da anni ha avviato diversi progetti sul tema della sicurezza stradale. Siamo andati nelle scuole, abbiamo organizzato campagne di sensibilizzazione sui media, nelle discoteche, in tutti i luoghi di aggregazione. Si è cercato di incidere sul consumo di alcool da parte dei giovani. Indubbiamente quello delle strade è un problema che va affrontato con la giusta determinazione: ci sono molte strade insicure: nel nord barese penso all’Andria-Trani, ma anche alla strada che collega Barletta a Margherita di Savoia, dove soprattutto d’estate il traffico è elevatissimo, all’ex statale 98, che in alcuni punti andrebbe rifatta, alla stessa statale 16 bis, che presenta numerose insidie. Agli assessori regionali Amati e Minervini, che hanno competenza su questo delicato settore, chiederò un impegno straordinario: so che stanno già lavorando alacremente per tentare di eliminare quei fattori esterni che possono provocare gli incidenti, ma occorre essere rapidi. Chiederò anche alla Provincia di accelerare tutti quei progetti in cantiere per mettere in sicurezza le nostre strade. Ogni giorno che passa il tragico bilancio delle vittime si aggrava. Dobbiamo impegnarci per invertire questa terribile tendenza".
Sulla stessa lunghezza d’onda il parere del consigliere socialista Franco Pastore il quale oltre al cordoglio e alla questione sicurezza pone l’accento sulla questione della fabbricazione delle auto: «Allo sconforto e al dolore per le vite perse, troppo presto, di due ragazzi, di 25 e 29 anni a Barletta, alle cui famiglie rivolgo il mio pensiero mesto, deve subentrare la questione della sicurezza stradale, della necessità e del diritto di essere sicuri quando si è per strada, quando lo sono i nostri figli e noi tutti. Al di là di quanto prescritto dal codice, del rispetto delle regole, le strade che percorriamo devono essere sicure, illuminate, curate e tenute nel migliore modo possibile. E poi un monito. Le auto devono essere sicure, nuove e robuste. Ma si parla tanto di ambiente, stili di vita sostenibili e in un frangente geopolitico come quello attuale, in cui il prezzo del carburante è schizzato, qual è la necessità di girare a bordo di auto che sembrano carri armati, che per loro stessa natura non sono fatti per andare piano e che, comunque, sono sproporzionati rispetto a qualsiasi altro mezzo, eccetto loro pari o tir. Le istituzioni si impegnino inderogabilmente a intervenire per le proprie esponsabilità e competenze, ciascuno di noi con il proprio modo di essere automobilisti».