Barletta, scacco alla mala barlettana, duro colpo per il clan Cannito–Lattanzio

BARLETTA (BT). Mattinata movimentata tra cieli di Barletta prima, e tra le strade poi, con i carabinieri della Compagnia di Barletta impegnati - anche con l’ausilio di unità cinofile – in una serie di arresti in esecuzione di alcuni provvedimenti definitivi emessi dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Bari.

9 ARRESTI - Ben nove gli arresti che hanno riguardato affiliati appartenenti al sodalizio criminale egemone del clan mafioso Cannito-Lattanzio, operante principalmente a cavallo tra gli anni '80 e '90, con pene che vanno dai due agli undici anni.
I provvedimenti rappresentano l'ultimo atto di una vicenda giudiziaria derivata da una complessa attività investigativa, avviata nell'ottobre 2001 denominata ''Download'', e che si concludeva il 14 aprile 2005 con l'esecuzione di ben 43 Ordinanze di custodia cautelare nei confronti di altrettanti appartenenti all'associazione a delinquere armata di tipo mafioso (strutturata anche in sottogruppi con relativa autonomia finanziaria, decisionale ed operativa), caratterizzata dalla forza di intimidazione del vincolo associativo e dalle conseguenti condizioni di assoggettamento e di omertà, finalizzata a commettere traffico di sostanze stupefacenti, omicidi, incendi, danneggiamenti, estorsioni, reati in materia di armi, rapine e truffe.

LE INDAGINI - Le indagini condotte dalla Compagnia di Barletta sono state volte a scardinare un agguerrito sodalizio criminale che per oltre 10 anni aveva imperversato in quel centro. Il business del clan era costituito prevalentemente dal traffico di sostanze stupefacenti in cui venivano investiti i cospicui cespiti derivanti da rapine ed estorsioni.

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