BARIQuella di ieri era la sfida per l'ultimo posto al sole in classifica ed il posto è andato al Lecce, che ha giocato peggio ma ma avuto la pazienza di attendere e concretizzare in rete la prima, vera, unica, occasione da goal dell'incontro. Così gli uomini di De Canio portano via al Tardini tre punti d'oro per il campionato e continuano a sognare la salvezza. Salvezza alla quale anche il Parma agogna ma che spreca punti e occasioni come è capitato nella partita di ieri.
Subito pericolosi i ducali con Amauri, ma il Lecce, seppur schiacciato dietro, regge agli attacchi. Candreva fa ciò che vuole in mezzo al campo, Dzemaili dietro fa buona diga, e davanti piovono palle che il neo acquisto cerca di concretizzare, ma Rosati in almeno un paio di occasioni è bravo a dire di no. Sul finire di tempo è Galloppa che colpisce l'incrocio dei pali, così l'unica rete resta quella, annullata per fuorigioco attivo di Palladino, di A. Lucarelli al quinto.
Nella ripresa c'è maggiore equilibrio in campo, il Lecce spinge, il Parma rifiata ed imposta meno che nella prima frazione, ma ai punti sono ancora i gialloblù a farsi vedere in avanti. Ma si sa, è la dura legge del goal: chi sbaglia troppo, spesso, nel calcio, paga. Così su un calcio di punizione, grosso problema della difesa emiliana, ecco Chevanton, liberissimo in area, colpire di testa indisturbato sul palo più lontano da Mirante. Quarantasettesimo della ripresa, e più nullla da fare: Lecce batte Parma uno a zero.
Marino sbotta contro i tifosi che lo contestano, Leonardi lo difende, ma poco importa e fa il cambio: nel calcio vince chi segna, ed il Parma tutto nomi importanti ed azioni prestigiose, proprio non trova la via della rete.
Subito pericolosi i ducali con Amauri, ma il Lecce, seppur schiacciato dietro, regge agli attacchi. Candreva fa ciò che vuole in mezzo al campo, Dzemaili dietro fa buona diga, e davanti piovono palle che il neo acquisto cerca di concretizzare, ma Rosati in almeno un paio di occasioni è bravo a dire di no. Sul finire di tempo è Galloppa che colpisce l'incrocio dei pali, così l'unica rete resta quella, annullata per fuorigioco attivo di Palladino, di A. Lucarelli al quinto.
Nella ripresa c'è maggiore equilibrio in campo, il Lecce spinge, il Parma rifiata ed imposta meno che nella prima frazione, ma ai punti sono ancora i gialloblù a farsi vedere in avanti. Ma si sa, è la dura legge del goal: chi sbaglia troppo, spesso, nel calcio, paga. Così su un calcio di punizione, grosso problema della difesa emiliana, ecco Chevanton, liberissimo in area, colpire di testa indisturbato sul palo più lontano da Mirante. Quarantasettesimo della ripresa, e più nullla da fare: Lecce batte Parma uno a zero.
Marino sbotta contro i tifosi che lo contestano, Leonardi lo difende, ma poco importa e fa il cambio: nel calcio vince chi segna, ed il Parma tutto nomi importanti ed azioni prestigiose, proprio non trova la via della rete.