Caso Ruby: Berlusconi rilancia, Governo durerà sino al 2013. Minetti, mai portato prostitute ad Arcore
di Roberta Calò
"Lo nego, mai portate. Lì c'era musica soft e musica dal vivo, ma non era un night club".
Queste le parole della consigliera regionale della Lombardia Nicole Minetti negando di aver condotto prostitute ad Arcore. La Minetti ha smentito, peraltro, di aver presentato Ruby, e sostiene che non era a conoscenza dell'età della ragazza: "Ci aveva detto che aveva 24 anni, ed era facile crederle visto che dimostra molti piu' anni della sua eta". E poi spiega il suo rapporto con il Premier: "Mi viene da ridere, e' un'accusa ridicola. Tra me e il premier c'e' una relazione affettuosa tra due persone che si vogliono bene".
Berlusconi non si mostra comunque preoccupato nè dal punto di vista politico nè dal punto di vista giudiziario: "Per amor di patria io di questo non parlo. Posso dire soltanto che non sono per niente preoccupato. Federalismo? Non c'è problema e ieri sera Bossi ha mi ha assicurato la sua volontà di tenere la maggioranza coesa: arriveremo a fine legislatura".
Quello su cui fa leva il Premier è l'ipotetica certezza di una maggioranza da parte di un popolo che continua a organizzare manifestazioni contro di lui nei palazzetti dello sport e nelle piazze. Per lui non esiste nemmeno una vera opposizione da fronteggiare: "Avevamo un forte freno rappresentato da Fini, che hanno bloccato ogni riforma della giustizia nel processo civile e penale. Ora abbiamo una maggioranza più ristretta che ci permette però di lavorare. E pensiamo di arrivare a 325 deputati nei prossimi giorni".
Bossi, dal canto suo, risponde più concretamente: "Se ha i numeri va avanti. Se non ci fossero, cade da solo".
Il Partito democratico, intanto, non si accontenta della voragine scandalistica che sta risucchiando la vita privata del Cavaliere, ma va oltre; ha infatti deciso di raccogliere firme che "serviranno a sostenere una mobilitazione straordinaria, consentiranno ai cittadini di porre la firma e di rendersi a loro volta protagonisti della raccolta delle firme per le dimissioni del presidente del Consiglio".
Un documento che verrà portato a palazzo Chigi l'8 Marzo visto che "Considerata la forte adesione degli italiani all’iniziativa che il Pd ha promosso in ogni città d’Italia e anche tra gli italiani all’estero, tutto lascia prevedere che potrebbe essere addirittura superata la meta dei dieci milioni di firme".
Della stessa opinione Bersani, che ha dichiarato: "Berlusconi è l'unico al mondo a non preoccuparsi. I giornali di tutto il mondo ne parlano, tutti gli chiedono un passo indietro. Siamo in una situazione drammatica. È da irresponsabili non prendere atto di questa situazione".
Berlusconi nella sua filosofica e apparente tranquillità continua a gettare fumo negli occhi di quanti ancora continuano a credere alle sue parole: "Con l'accordo di oggi sulle piccole e medie imprese (Pmi) continua il lavoro del governo per tenere in ordine i conti del bilancio dello Stato"; proprio lui che ha alle sue spalle situazioni economiche ancora poco chiare, ha promesso: "Stiamo lavorando per approvare il federalismo fiscale, che servirà soprattutto a combattere e a ridurre l'evasione".
E in una situazione lavorativa estremamente precaria appesantita anche dalle direttive di una linea legislativa che ha fortemente danneggiato l'economia italiana, il Cavaliere ha affermato: "Il nostro sistema è fatto di piccole e medie imprese, un imprenditore prima di licenziare un suo collaboratore ci pensa due volte, è un amico dei suoi dipendenti e questo ci ha dato la possibilità di avere la minore disoccupazione di tutta Europa". Secondo la 'weltschauung' di Berlusconi l'arretratezza del nostro paese sarebbe da imputare ad infrastrutture carenti, lungaggini burocratiche della pubblica amministrazione, costo dell'energia e i "tempi assolutamente inaccettabili" della giustizia civile.
A seguirlo a ruota il ministro Tremonti che ha concluso: "Adesso si apre una fase di diversa attività, possiamo guardare al lato dello sviluppo economico. Lo possiamo fare in Europa quando presenteremo il piano ad aprile che dovrà essere un piano con i numeri. Adesso possiamo guardare alla crescita".
"Lo nego, mai portate. Lì c'era musica soft e musica dal vivo, ma non era un night club".
Queste le parole della consigliera regionale della Lombardia Nicole Minetti negando di aver condotto prostitute ad Arcore. La Minetti ha smentito, peraltro, di aver presentato Ruby, e sostiene che non era a conoscenza dell'età della ragazza: "Ci aveva detto che aveva 24 anni, ed era facile crederle visto che dimostra molti piu' anni della sua eta". E poi spiega il suo rapporto con il Premier: "Mi viene da ridere, e' un'accusa ridicola. Tra me e il premier c'e' una relazione affettuosa tra due persone che si vogliono bene".
Berlusconi non si mostra comunque preoccupato nè dal punto di vista politico nè dal punto di vista giudiziario: "Per amor di patria io di questo non parlo. Posso dire soltanto che non sono per niente preoccupato. Federalismo? Non c'è problema e ieri sera Bossi ha mi ha assicurato la sua volontà di tenere la maggioranza coesa: arriveremo a fine legislatura".
Quello su cui fa leva il Premier è l'ipotetica certezza di una maggioranza da parte di un popolo che continua a organizzare manifestazioni contro di lui nei palazzetti dello sport e nelle piazze. Per lui non esiste nemmeno una vera opposizione da fronteggiare: "Avevamo un forte freno rappresentato da Fini, che hanno bloccato ogni riforma della giustizia nel processo civile e penale. Ora abbiamo una maggioranza più ristretta che ci permette però di lavorare. E pensiamo di arrivare a 325 deputati nei prossimi giorni".
Bossi, dal canto suo, risponde più concretamente: "Se ha i numeri va avanti. Se non ci fossero, cade da solo".
Il Partito democratico, intanto, non si accontenta della voragine scandalistica che sta risucchiando la vita privata del Cavaliere, ma va oltre; ha infatti deciso di raccogliere firme che "serviranno a sostenere una mobilitazione straordinaria, consentiranno ai cittadini di porre la firma e di rendersi a loro volta protagonisti della raccolta delle firme per le dimissioni del presidente del Consiglio".
Un documento che verrà portato a palazzo Chigi l'8 Marzo visto che "Considerata la forte adesione degli italiani all’iniziativa che il Pd ha promosso in ogni città d’Italia e anche tra gli italiani all’estero, tutto lascia prevedere che potrebbe essere addirittura superata la meta dei dieci milioni di firme".
Della stessa opinione Bersani, che ha dichiarato: "Berlusconi è l'unico al mondo a non preoccuparsi. I giornali di tutto il mondo ne parlano, tutti gli chiedono un passo indietro. Siamo in una situazione drammatica. È da irresponsabili non prendere atto di questa situazione".
Berlusconi nella sua filosofica e apparente tranquillità continua a gettare fumo negli occhi di quanti ancora continuano a credere alle sue parole: "Con l'accordo di oggi sulle piccole e medie imprese (Pmi) continua il lavoro del governo per tenere in ordine i conti del bilancio dello Stato"; proprio lui che ha alle sue spalle situazioni economiche ancora poco chiare, ha promesso: "Stiamo lavorando per approvare il federalismo fiscale, che servirà soprattutto a combattere e a ridurre l'evasione".
E in una situazione lavorativa estremamente precaria appesantita anche dalle direttive di una linea legislativa che ha fortemente danneggiato l'economia italiana, il Cavaliere ha affermato: "Il nostro sistema è fatto di piccole e medie imprese, un imprenditore prima di licenziare un suo collaboratore ci pensa due volte, è un amico dei suoi dipendenti e questo ci ha dato la possibilità di avere la minore disoccupazione di tutta Europa". Secondo la 'weltschauung' di Berlusconi l'arretratezza del nostro paese sarebbe da imputare ad infrastrutture carenti, lungaggini burocratiche della pubblica amministrazione, costo dell'energia e i "tempi assolutamente inaccettabili" della giustizia civile.
A seguirlo a ruota il ministro Tremonti che ha concluso: "Adesso si apre una fase di diversa attività, possiamo guardare al lato dello sviluppo economico. Lo possiamo fare in Europa quando presenteremo il piano ad aprile che dovrà essere un piano con i numeri. Adesso possiamo guardare alla crescita".
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Politica