Caso Ruby: la marocchina, sono incinta di 2 mesi e mi sposerò

di Roberta Calò
"Lunedi o martedi al Gip la richiesta di giudizio immediato". Questo è quanto dichiarato dal procuratore della Repubblica di Milano Bruti Liberati circa il caso che Ruby che coinvolge il premier indagato per concussione e prostituzione minorile. Ma la giovane immischiata nel caso non frena i suoi progetti di vita. Secondo quanto dichiarato dal giornale Oggi, che ha fondato la veridicità della notizia su una conferma di Lele Mora, la diciottenne squillo marocchina Ruby Rubacuori, all’anagrafe Karima El Mahroug, sarebbe incinta di due mesi. La ragazza avrebbe comunicato al quotidiano La Repubblica che si sposerà in Comune fra tre settimane e a giugno in chiesa con il suo attuale compagno Luca Risso, patron delle discoteche Fellini di Genova.
S'attende intanto il risultato del voto dei deputati circa la possibilità di perquisizione dell'ufficio del ragionier Giuseppe Spinelli, non ancora avvenuta in quanto considerata di pertinenza della segreteria politica dell’onorevole Berlusconi. La Giunta stessa aveva respinto l'autorizzazione a procedere ritenendo sia di competenza del Tribunale dei Ministri.
Sulla questione si è espresso il Ministro della giustizia Alfano: "La destra è compatta non nella difesa di Berlusconi ma nella difesa di un parlamentare".
Berlusconi in primis, sul caso Ruby dichiara: "Nonostante gli attacchi inauditi che mi vengono rivolti, resto sereno e colgo questa occasione per rassicurare gli italiani che continueremo a lavorare per garantire a tutti, soprattutto ai giovani, una prospettiva di libertà e di benessere".
Invece, il Gup di Milano Maria Vicidomini, ha fissato per il prossimo 5 marzo, sabato, l'udienza preliminare per la vicenda dei diritti tv e cinematografici Mediatrade, nella quale Berlusconi e il figlio Piersilvio, vicepresidente Mediaset sono indagati.
Per Berlusconi la "magistratura" è diventata un "potere" che "i cittadini sanno esser diventati qualcosa di indecente"; "Non ho alcun timore - ha aggiunto il premier - di questi processi perché le accuse non sono solo infondate ma addirittura ridicole".
Secondo quanto sostenuto dal presidente del Consiglio, infatti, la procura di Milano non ha "alcuna competenza né territoriale né funzionale"; "l'Italia - per Berlusconi - si è consegnata alla magistratura".

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