LECCE. Il sottosegretario all'Interno e componente dell'Ufficio di Presidenza del Popolo della Liberta', Alfredo Mantovano, a proposito del dibattito politico in corso nel centrodestra a Lecce, ha detto di non capire ''la ragione per cui ci si accalora tanto sulle elezioni comunali''. ''Esse si terranno fra 15 mesi - ha spiegato - mentre oggi sul piano nazionale vi e' il rischio di elezioni politiche, che si prova a scongiurare rilanciando l'azione del governo e della maggioranza'' e aggiunge che ''le persone di buon senso preferirebbero un dibattito orientato sulle cose da fare adesso, pure a Lecce, piuttosto che su chi occupera' la scena in futuro''.
IL DIBATTITO - Il dibattito si e' svolto soprattutto intorno all'ipotesi di un riavvicinamento del centrodestra all'esponente di Io Sud, ex An, Adriana Poli Bortone, molto critica del governo cittadino e nazionale, e sulla ricandidatura o meno del sindaco attuale del Pdl, Paolo Perrone. ''Poiche' il ministro Fitto (oggi in un'intervista a un quotidiano ndr) mi esorta garbatamente a mostrare chiarezza - ha spiegato ancora Mantovano - sarebbe poco educato lasciare inevaso il suo invito''.
Mantovano ha quindi sottolineato che ''la maggioranza che ha ottenuto la fiducia il 14 dicembre e' tale perche' si e' allargata non solo a eletti del Pdl che poi avevano preso altre strade, ma addirittura a deputati eletti nell'Idv. Se, come giustamente osserva il ministro, non esiste differenza fra piano nazionale e piano regionale, contro queste inclusioni non ho sentito suoi richiami alla coerenza, del tipo di quelli che oggi rivolge alla senatrice Poli Bortone. E' certo pero' che senza quell'allargamento non saremmo piu' ne' lui ministro ne' io sottosegretario''.
Mantovano ha poi ricordato che ''un anno fa, nell'Ufficio di presidenza del Pdl, si e' discusso in vista delle regionali dell'alleanza con l'Udc. Facendo parte di tale organo, non ho ascoltato dal ministro Fitto richieste di subordinare quella alleanza all'abiura dei voti contrari al governo nazionale espressi prima, durante e dopo dall'Udc. Non mi pare che il ministro abbia censurato la recente apertura all'Udc formulata, e io la condivido, dal presidente del Consiglio comunale di Lecce -ha sottolineato - ne' quella del responsabile cittadino del Pdl di Nardo' verso Io Sud''.
''La sindrome dell'autosufficienza - ha rilevato il sottosegretario - finora ha provocato in Puglia danni seri al Pdl. Dovremmo impegnarci tutti a superarla, non a renderla piu' acuta; va da se' che il riavvicinamento, di chiunque, va poi fondato su basi chiare e definite. Sono convinto, a differenza di quanto sostiene la senatrice Poli Bortone, che Paolo Perrone sia un buon sindaco, in un momento di difficolta' finanziarie senza precedenti, e che meriti la ricandidatura nel 2012. E francamente non so perche' mi venga chiesto di confermare la stima, che ho sempre avuto, verso l'ottimo presidente Gabellone (Provincia Lecce ndr)''.
IL DIBATTITO - Il dibattito si e' svolto soprattutto intorno all'ipotesi di un riavvicinamento del centrodestra all'esponente di Io Sud, ex An, Adriana Poli Bortone, molto critica del governo cittadino e nazionale, e sulla ricandidatura o meno del sindaco attuale del Pdl, Paolo Perrone. ''Poiche' il ministro Fitto (oggi in un'intervista a un quotidiano ndr) mi esorta garbatamente a mostrare chiarezza - ha spiegato ancora Mantovano - sarebbe poco educato lasciare inevaso il suo invito''.
Mantovano ha quindi sottolineato che ''la maggioranza che ha ottenuto la fiducia il 14 dicembre e' tale perche' si e' allargata non solo a eletti del Pdl che poi avevano preso altre strade, ma addirittura a deputati eletti nell'Idv. Se, come giustamente osserva il ministro, non esiste differenza fra piano nazionale e piano regionale, contro queste inclusioni non ho sentito suoi richiami alla coerenza, del tipo di quelli che oggi rivolge alla senatrice Poli Bortone. E' certo pero' che senza quell'allargamento non saremmo piu' ne' lui ministro ne' io sottosegretario''.
Mantovano ha poi ricordato che ''un anno fa, nell'Ufficio di presidenza del Pdl, si e' discusso in vista delle regionali dell'alleanza con l'Udc. Facendo parte di tale organo, non ho ascoltato dal ministro Fitto richieste di subordinare quella alleanza all'abiura dei voti contrari al governo nazionale espressi prima, durante e dopo dall'Udc. Non mi pare che il ministro abbia censurato la recente apertura all'Udc formulata, e io la condivido, dal presidente del Consiglio comunale di Lecce -ha sottolineato - ne' quella del responsabile cittadino del Pdl di Nardo' verso Io Sud''.
''La sindrome dell'autosufficienza - ha rilevato il sottosegretario - finora ha provocato in Puglia danni seri al Pdl. Dovremmo impegnarci tutti a superarla, non a renderla piu' acuta; va da se' che il riavvicinamento, di chiunque, va poi fondato su basi chiare e definite. Sono convinto, a differenza di quanto sostiene la senatrice Poli Bortone, che Paolo Perrone sia un buon sindaco, in un momento di difficolta' finanziarie senza precedenti, e che meriti la ricandidatura nel 2012. E francamente non so perche' mi venga chiesto di confermare la stima, che ho sempre avuto, verso l'ottimo presidente Gabellone (Provincia Lecce ndr)''.