BARI. Secondo il presidente della Regione Puglia e leader di Sinistra Ecologia e Liberta', Nichi Vendola, ''il processo di democratizzazione in Egitto non puo' non avere un impatto sul conflitto israelo-palestinese''. Vendola lo ha detto durante il suo intervento alla conferenza stampa convocata a Bari per il passaggio di consegne tra il presidente uscente della Fiera del Levante Cosimo Lacirignola, che torna a pieno titolo nel suo ruolo di direttore dell'Istituto Agronomico del Mediterraneo, e il nuovo presidente, l'economista Gianfranco Viesti.
''L'Italia -ha aggiunto Vendola- vive una malattia della politica visibile nella carenza della discussione su quello che sta avvenendo nel Mediterraneo. Il cambio di regime in Tunisia, la contestazione di piazza in Egitto e quella nei confronti di Gheddafi, i tumulti nello Yemen'' rappresentano, per il governatore della Puglia, ''un vento di liberta' e di giustizia che attraversa tutto il Mediterraneo, e noi siamo al centro di questo mare, che puo' conoscere un'epoca assolutamente inedita di democratizzazione e di cammino verso una condizione di pace che il Mediterraneo attende da lungo tempo''.
Per Vendola ''il fatto che siamo oggi di fronte ad una rivolta generalizzata che ancora i tratti di una rivolta laica puo' avere un riverbero anche nei confronti dell'incognita iraniana. L'Italia dovrebbe essere al centro di queste dinamiche di cambiamento''.
''L'Italia -ha aggiunto Vendola- vive una malattia della politica visibile nella carenza della discussione su quello che sta avvenendo nel Mediterraneo. Il cambio di regime in Tunisia, la contestazione di piazza in Egitto e quella nei confronti di Gheddafi, i tumulti nello Yemen'' rappresentano, per il governatore della Puglia, ''un vento di liberta' e di giustizia che attraversa tutto il Mediterraneo, e noi siamo al centro di questo mare, che puo' conoscere un'epoca assolutamente inedita di democratizzazione e di cammino verso una condizione di pace che il Mediterraneo attende da lungo tempo''.
Per Vendola ''il fatto che siamo oggi di fronte ad una rivolta generalizzata che ancora i tratti di una rivolta laica puo' avere un riverbero anche nei confronti dell'incognita iraniana. L'Italia dovrebbe essere al centro di queste dinamiche di cambiamento''.