Fiera del Levante: Pellegrino, dal 2006 al 2010 disavanzi milionari

BARI. Bilanci della Fiera del Levante: atto finale. La seconda commissione presieduta da Giovanni Brigante, prima di esprimersi sulla nomina del futuro presidente dell’Ente Fiera del Levante si è riunita in seduta congiunta con la quarta, per sentire l’assessore Loredana Capone per una informativa sullo stato patrimoniale, sui bilanci e i motivi che hanno portato all’indebitamento della Fiera. Richiesta, questa, che era stata già avanzata dai consiglieri di centrodestra nella scorsa seduta convocata appositamente per dare l’ok alla nomina di Viesti presidente della Fiera del Levante, così come deliberato dalla Giunta regionale il 17 febbraio, a seguito delle rassegnate dimissioni del presidente uscente Cosimo Lacirignola.

LA SEDUTA - Alla seduta erano presenti l’assessore allo sviluppo economico Loredana Capone ed il dirigente di area Davide Pellegrino, che ha fornito alle commissioni delle informazioni relative alla situazione economica in cui versa l’Ente autonomo Fiera del Levante.
“L’Ente - ha detto Pellegrino - ha sempre inviato i bilanci alla Ragioneria della Regione Puglia. L’analisi di natura economica sui bilanci della Fiera ha dato alcuni risultati. Negli ultimi anni ma soprattutto a partire dall’esercizio del 2006 ha registrato una progressiva diminuzione nel valore della produzione anche se è un Ente con un valore patrimoniale superiore a 3 milioni di euro.

I DISAVANZI - Nel 2006 ha registrato un disavanzo pari a un milione 258 mila euro, nel 2007 ha avuto un pareggio; nel 2008 un disavanzo di 857 mila euro e nel 2009 un disavanzo pari a 4 milioni 745 mila euro. Non abbiamo i dati del 2010 - ha proseguito il dirigente - anche se sembra che ci sia un disavanzo vicino a quello del 2008. Si è registrata una contrazione di ricavi che ha raggiunto il minimo nel 2009. La Regione - ha precisato Pellegrino - piuttosto che sanzionare il disavanzo, ha ritenuto opportuno svolgere un’attività di verifica nei confronti del management, accertare quindi se avessero seguito le direttive imposte dalla legge regionale n. 2 del 2009 che impone la privatizzazione dell’attività caratteristica. La realizzazione del nuovo Padiglione poi ha determinato nel 2009 una riduzione delle aree in affitto destinate alle esposizioni. La Regione ha cercato ancora – ha concluso - di suggerire al management dell’Ente di allineare il volume dei ricavi con il volume dei costi”.