Furti di rame: arrestato romeno a Taranto

TARANTO. L'intensificazione dei controlli notturni contro i ripetuti furti di rame in provincia di Taranto dal valore di centinaia di migliaia di euro ha sortito un effetto: nella notte tra sabato e domenica i carabinieri della Compagnia di Castellaneta hanno arrestato, dopo un inseguimento, un cittadino rumeno di 20 anni, Mihai Bogdan Tinjala, senza fissa dimora e domiciliato nel campo nomadi di Carbonara (Bari), con precedenti penali specifici. Una pattuglia ha notato due grosse auto transitare a forte velocita' in contrada 'Cappella' di Castellaneta.
Le vetture hanno accelerato bruscamente la marcia.

LA FUGA - Durante la fuga rocambolesca per le strade di campagna i malviventi hanno cercato anche di speronare l'auto dei militari che sono stati presto aiutati da un'altra pattuglia. Poco dopo le due auto sono state bloccate, ma gli occupanti della Ford Mondeo Station wagon sono fuggiti mentre il rumeno, che era alla guida del monovolume Peugeot 806, e' stato bloccato. Nelle due vetture e' stato ritrovato un ingente quantitativo di cavi in rame ed arnesi per lo scasso, del valore di 100mila euro che era stato rubato in parte, poco prima, da un impianto fotovoltaico di contrada 'Cappella Civile', mentre la restante parte costituiva la refurtiva dall'impianto di depurazione dell'Acquedotto pugliese nella notte precedente.

IL BOTTINO - Il bottino, in parte reso inutilizzabile in quanto tagliata in varie parti dai malviventi, e' stato restituito ai proprietari. Il rumeno dovra' rispondere di tentato furto aggravato in concorso, resistenza a pubblico ufficiale e possesso ingiustificato di arnesi atti allo scasso. Le indagini proseguono per identificare i complici. Nei giorni scorsi due cittadini italiani sono stati arrestati per il tentato furto di rame per un valore di 300.000 euro ai danni di un impianto fotovoltaico.

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