Garage “esplosivo” a Lecce: sequestrati 680 chili di Gpl non autorizzati

RUFFANO (LE). Le fiamme gialle leccesi, in questo periodo, hanno intensificato i proprio controlli ed hanno anche avuto modo di eseguire diversi sequestri. Tra i "beni" sequestrati anche 680 chili di Gpl all’interno di un garage, nel centro storico di Ruffano. Bombole custodite senza alcuna autorizzazione. Un potenziale pericolo, in caso di fuoriuscita di gas e di presenza di fiamme libere. L’esplosione sarebbe in grado di sventrare una palazzina. Il sequestro è stato fatto dai finanzieri della tenenza di Casarano, nel corso di un controllo in materia di accise. Il garage, di circa 100 metri quadrati, adibito a deposito di bombole, era sprovvisto del certificato di prevenzione incendi. E sorgeva accanto a diverse abitazioni. Senza alcun sistema di sicurezza, d’impianto antincendio e di certificazione rilasciata dai vigili del fuoco.
Oltre ai 680 chili di Gpl, contenuti in 52 bombole di varia capacità, nell’area erano stoccati anche altri 49 contenitori di gas vuoti, ma non per questo meno pericolosi. Il conduttore del deposito è stato deferito alla Procura della Repubblica di Lecce per aver omesso di denunciare all’autorità competente la detenzione di materie esplodenti o infiammabili.
Oltre alle bombole di gpl, fra Lecce e dintorni, invece, la Guardia di Finanza del capoluogo, ha sequestro in questi giorni numerosi capi ed accessori di abbigliamento contraffatti e Dvd sprovvisti del marchio Siae, con denuncia a piede libero di otto persone.
L’operazione, effettuata sia in centro, a Lecce, sia nella marina di Casalabate, ha coinvolto otto ambulanti di nazionalità senegalese, di cui un minorenne sprovvisto di permesso di soggiorno, che si apprestavano a vendere capi di abbigliamento contraffatti e Dvd duplicati illecitamente, contenenti anche film di prossima visione nelle sale. Sono stati sequestrati di scarpe, giubbini, occhiali, borse, Jeans, supporti, per un valore complessivo di circa 9 mila euro. Per tutti è scattata la denuncia a piede libero per ricettazione e commercio di capi di abbigliamento recanti marchi contraffatti.

(Daniele Martini)

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