BARI. "Finanche in carcere ora sanno che Vendola è incapace di onorare gli impegni. Gli piace troppo andare in giro per l’Italia a chiedere voti per il proprio partito e non si accorge quanto sia urgente trovare soluzione ai tanti problemi di una Puglia sempre più indebitata e inquinata". Lo ha detto il consigliere regionale del Pdl, Maurizio Friolo, vice presidente della Commissione regionale Assistenza Sanitaria e Servizi Sociali.
"Sono trascorsi ben cinque anni - prosegue Friolo - dall’approvazione di una legge regionale che doveva offrire certezze per l’istituzione della figura del garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale. Una battaglia di civiltà che lo scorso anno ha fatto accorrere a Brindisi anche il leader dei radicali Marco Pannella per lanciare un grido di allarme assieme al sindaco Domenico Mennitti. Voci non ascoltate come pure le mie numerose sollecitazioni in difesa del riconoscimento di questo importante diritto nelle carceri pugliesi".
"Qualcosa sembrava muoversi per il verso giusto - spiega il consigliere del Pdl - quando il 30 novembre la giunta regionale, con apposita delibera, si era decisa finalmente di fornire indirizzi attuativi alla legge regionale n. 19 del luglio 2006. E’ stata pia illusione perché ad oggi la Giunta Vendola non ha ancora provveduto, come invece previsto da quella delibera, ad inviare alla III Commissione consiliare (Assistenza Sanitaria e Servizi Sociali) i curricula e la rosa dei nominativi di possibili candidati alla carica di Garante regionale delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale. Insomma, sono stati necessari cinque anni per passare dalla legge del 2006 alla delibera di giunta. Ci vorrà forse un altro quinquennio per fare in modo che quella deliberazione giunga alla III commissione di cui faccio parte?".
"I tempi di Vendola sono questi ma la Puglia non può più continuare a viaggiare così. Questo comportamento - conclude - è un insulto ai detenuti ma pure a tutti coloro che credono nei diritti dell’uomo e si battono per garantirne attuazione".
"Sono trascorsi ben cinque anni - prosegue Friolo - dall’approvazione di una legge regionale che doveva offrire certezze per l’istituzione della figura del garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale. Una battaglia di civiltà che lo scorso anno ha fatto accorrere a Brindisi anche il leader dei radicali Marco Pannella per lanciare un grido di allarme assieme al sindaco Domenico Mennitti. Voci non ascoltate come pure le mie numerose sollecitazioni in difesa del riconoscimento di questo importante diritto nelle carceri pugliesi".
"Qualcosa sembrava muoversi per il verso giusto - spiega il consigliere del Pdl - quando il 30 novembre la giunta regionale, con apposita delibera, si era decisa finalmente di fornire indirizzi attuativi alla legge regionale n. 19 del luglio 2006. E’ stata pia illusione perché ad oggi la Giunta Vendola non ha ancora provveduto, come invece previsto da quella delibera, ad inviare alla III Commissione consiliare (Assistenza Sanitaria e Servizi Sociali) i curricula e la rosa dei nominativi di possibili candidati alla carica di Garante regionale delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale. Insomma, sono stati necessari cinque anni per passare dalla legge del 2006 alla delibera di giunta. Ci vorrà forse un altro quinquennio per fare in modo che quella deliberazione giunga alla III commissione di cui faccio parte?".
"I tempi di Vendola sono questi ma la Puglia non può più continuare a viaggiare così. Questo comportamento - conclude - è un insulto ai detenuti ma pure a tutti coloro che credono nei diritti dell’uomo e si battono per garantirne attuazione".
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