BARI. Stamane in contrada 'Gresciuli-Graviscella' sulla strada denominata 'Tarantina' tra Altamura e Gravina in Puglia, in provincia di Bari, agenti della Polizia hanno coadiuvato l'Agenzia per i Beni confiscati alla criminalita' organizzata, nelle operazioni di sfratto esecutivo in via amministrativa nei confronti della societa' che gestiva il complesso immobiliare della sala ricevimenti del Parco dei Templari, gia' confiscato in precedenza.
Al culmine di un lungo contenzioso con il titolare della societa', il Consiglio di Stato ha emesso una sentenza con la quale ha ordinato lo sfratto e la conseguente immissione in possesso in favore dell'Agenzia delle Entrate. Nel 2002 la Direzione investigativa antimafia di Padova e Bari esegui' nei territori di Bari e Potenza, con la collaborazione della Compagnia dei carabinieri di Altamura, un sequestro preventivo di beni mobili e immobili per un valore stimato di dieci milioni di euro.
LE INDAGINI - Il patrimonio era riconducibile a una persona di Gravina, coinvolta in indagini e operazioni di polizia giudiziaria delle Direzioni distrettuali antimafia di Venezia e di Bari, o a suoi stretti congiunti. Finirono sotto sequestro le quote di una societa' a responsabilita' limitata, un hotel di Venosa (Potenza) e la sala ricevimento del Parco dei Templari. All'epoca furono sequestrati anche terreni in agro di Altamura e sette automezzi. Venne nominato un amministratore giudiziario. La sala ricevimenti continuo' a essere operativa.
Al culmine di un lungo contenzioso con il titolare della societa', il Consiglio di Stato ha emesso una sentenza con la quale ha ordinato lo sfratto e la conseguente immissione in possesso in favore dell'Agenzia delle Entrate. Nel 2002 la Direzione investigativa antimafia di Padova e Bari esegui' nei territori di Bari e Potenza, con la collaborazione della Compagnia dei carabinieri di Altamura, un sequestro preventivo di beni mobili e immobili per un valore stimato di dieci milioni di euro.
LE INDAGINI - Il patrimonio era riconducibile a una persona di Gravina, coinvolta in indagini e operazioni di polizia giudiziaria delle Direzioni distrettuali antimafia di Venezia e di Bari, o a suoi stretti congiunti. Finirono sotto sequestro le quote di una societa' a responsabilita' limitata, un hotel di Venosa (Potenza) e la sala ricevimento del Parco dei Templari. All'epoca furono sequestrati anche terreni in agro di Altamura e sette automezzi. Venne nominato un amministratore giudiziario. La sala ricevimenti continuo' a essere operativa.