Inquinamento ambientale: Nicastro, a Taranto avviate attività di monitoraggio

TARANTO. ''La Regione Puglia procede nell'attuazione degli interventi messi in campo nei scorsi mesi al fine di tutelare la salute della popolazione pugliese e di quella tarantina in particolare. Procedono infatti con regolarità le attività di monitoraggio diagnostico avviate dall'Arpa Puglia nell'area di Taranto che, si ricorda, sono finalizzate ad individuare con maggior precisione le principali fonti di emissioni responsabili dei superamenti rilevati nel 2009-2010''. Lo assicura l'assessore regionale all'Ambiente, Lorenzo Nicastro.
L'assessore interviene così a proposito dell'audizione delle associazioni in Commissione ambiente della Camera e sulle polemiche relative al decreto legislativo 155 del 13 agosto scorso con le quali il governo nazionale, secondo Nicastro, ''quasi furtivamente, ha introdotto delle disposizioni che prorogano al 2013 il termine per il raggiungimento del valore obiettivo del benzo(a)pirene, un pericoloso cancerogeno, nell'aria".
A lanciare l'allarme per la situazione tarantina è stata nei giorni scorsi soprattutto il gruppo di associazioni Altamarea che ha denunciato come con il decreto la concentrazione di benzo(a)pirene ''in atmosfera non è piu' fissata ad un massimo di 1 nanogrammo al metro cubo come media annuale''.
Le analisi dell'Arpa, aggiunge Nicastro, hanno lo scopo, anche di ''fornire approfondimenti conoscitivi sui rapporti tra condizioni meteo-climatiche e ricadute al suolo degli inquinanti, per la definizione degli scenari emissivi nell'ambito del piano di risanamento della qualità dell'aria''.
L'assessore sottolinea poi che è ''stata calendarizzata per il prossimo 9 febbraio la valutazione conclusiva, da parte della V commissione consiliare, sul testo del disegno di legge regionale 20 del 2010 sulle Misure urgenti per il contenimento dei livelli d concentrazione del Benzo(a)Pirene nell'area di Taranto, proposto dalla Giunta regionale al fine di assicurare adeguati interventi volti ad anticipare le scadenze stabilite dal Decreto legislativo 155, sul presupposto del serio pericolo di un danno grave per la salute dei tarantini e degli abitanti della provincia di Taranto''.

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