Lavoro: Uil, in calo artigiani in Puglia

BARI. Il bilancio anagrafico nazionale, fornito dai dati Unioncamere, tra le aziende nate e quelle cessate, nel 2010 ha fatto registrare un saldo positivo di 72.530 unita', pari a un +1,2%. Scendendo nel dettaglio, si registra una forte crescita delle societa', con particolare rilevanza per quelle di capitali, e una contemporanea diminuzione delle realta' artigiane, con un saldo negativo di 5.064 unita'. Considerando, invece, la realta' della Regione Puglia, riscontriamo un saldo positivo, tra imprese iscritte e cessate, pari a 5.170 unita', con un relativo tasso di crescita del 1,34%.
"Proprio analizzando il comparto artigiano, pero' - spiega Aldo Pugliese, Segretario Generale della Uil di Puglia e di Bari - si evince come circa il 10% del saldo negativo nazionale si riferisce alla nostra Regione. A fronte di 5.473 imprese artigiane iscritte, infatti, ne sono cessate 5.929, con una variazione negativa di 456 unita'. E' evidente, quindi, che i segnali statistici ci confermano una realta' difficile e dai segnali difformi ed altalenanti. In un momento come l'attuale, che tuttavia evidenzia alcune positivita', e' necessario dare risposte forti e concrete al mondo produttivo e, conseguentemente, al mercato del lavoro. Infrastrutture, sburocratizzazione, attivazione immediata delle opere cantierizzabili, formazione e riqualificazione del personale, lotta all'evasione e conseguente diminuzione del carico fiscale per i cittadini virtuosi devono rappresentare i cardini della svolta economica in Puglia".

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