LECCE. Oltre ad impiegare una segretaria in nero, un medico specialista di Lecce, dipendente di un presidio ospedaliero della provincia, autorizzato a svolgere l'attivita' libero professionale nel proprio studio privato, non ha versato alla Asl le somme incassate da alcuni pazienti. Per questo e' stato denunciato a piede libero per peculato all'Autorita' Giudiziaria. Lo hanno scoperto o militari della Guardia di Finanza della Compagnia di Lecce al termine di una inchiesta sul contrasto al lavoro sommerso.
La segretaria svolgeva la propria attivita' lavorativa alle dipendenze del medico da tre anni. Attraverso l'esame dei libri contabili del professionista e dalle dichiarazioni della dipendente, e' stata accertata la data di assunzione, l'orario giornaliero e la relativa retribuzione. La segretaria, infatti, lavorava per circa due ore al giorno, con una tariffa oraria di 10 euro. Dalle indagini e' emerso che il professionista ha riscosso il pagamento di visite specialistiche a cui erano stati sottoposti alcuni pazienti, ma non aveva emesso le necessarie fatture per certificare le visite mediche 'intramoenia' e le somme incassate.
La segretaria svolgeva la propria attivita' lavorativa alle dipendenze del medico da tre anni. Attraverso l'esame dei libri contabili del professionista e dalle dichiarazioni della dipendente, e' stata accertata la data di assunzione, l'orario giornaliero e la relativa retribuzione. La segretaria, infatti, lavorava per circa due ore al giorno, con una tariffa oraria di 10 euro. Dalle indagini e' emerso che il professionista ha riscosso il pagamento di visite specialistiche a cui erano stati sottoposti alcuni pazienti, ma non aveva emesso le necessarie fatture per certificare le visite mediche 'intramoenia' e le somme incassate.