LECCE. Dietro un circolo ricreativo-culturale senza fini di lucro si nascondeva un'attivita' commerciale, una trattoria ben avviata: e' quanto hanno scoperto i finanzieri della Guardia di Finanza di Lecce durante alcune indagini. Il titolare, un sessantenne della provincia, da circa due anni aveva pensato di cambiare la destinazione originaria dell'attivita', per intraprendere quella della ristorazione senza richiedere alcuna autorizzazione sanitaria e senza osservare gli obblighi tributari necessari.
L'uomo, di fronte alla richiesta delle Fiamme Gialle di esibire i registri fiscali obbligatori per l'attivita' di trattoria, ha invocato l'esonero da tale incombenza, in quanto il circolo ricreativo senza finalita' di lucro e, come tale, esente da qualsiasi obbligo fiscale. A quel punto e' scattata la verifica fiscale che ha permesso di ricostruire, attraverso l'analisi capillare della documentazione trovata all'interno della trattoria (block-notes, agende e altro) l'ammontare dei ricavi conseguiti dal ristoratore, pari a circa 20mila euro.
Gli approfondimenti investigativi hanno consentito di confermare che l'attivita' ricreativo-culturale aveva lo scopo di coprire quella di ristorazione. Infatti, il presidente del circolo non aveva provveduto agli adempimenti amministrativi di competenza (istituzione del libro soci, rilascio delle tessere ai soci). I finanzieri hanno fatto una segnalazione all'Agenzia delle Entrate per il recupero dei tributi evasi e al Comune per gli adempimenti amministrativi di competenza.
L'uomo, di fronte alla richiesta delle Fiamme Gialle di esibire i registri fiscali obbligatori per l'attivita' di trattoria, ha invocato l'esonero da tale incombenza, in quanto il circolo ricreativo senza finalita' di lucro e, come tale, esente da qualsiasi obbligo fiscale. A quel punto e' scattata la verifica fiscale che ha permesso di ricostruire, attraverso l'analisi capillare della documentazione trovata all'interno della trattoria (block-notes, agende e altro) l'ammontare dei ricavi conseguiti dal ristoratore, pari a circa 20mila euro.
Gli approfondimenti investigativi hanno consentito di confermare che l'attivita' ricreativo-culturale aveva lo scopo di coprire quella di ristorazione. Infatti, il presidente del circolo non aveva provveduto agli adempimenti amministrativi di competenza (istituzione del libro soci, rilascio delle tessere ai soci). I finanzieri hanno fatto una segnalazione all'Agenzia delle Entrate per il recupero dei tributi evasi e al Comune per gli adempimenti amministrativi di competenza.