Libia: cacciatorpediniere Francesco Mimbelli salpa da Taranto

TARANTO. Il cacciatorpediniere lanciamissili 'Francesco Mimbelli' della Marina militare si appresta a salpare da Taranto con il compito di pattugliare il mare al largo delle coste libiche. Unita' specializzata nel controllo dello spazio aereo, ha un equipaggio di 400 persone e un dislocamento di 5.400 tonnellate a pieno carico. Lungo 147,7 metri, largo 16,1 metri, il 'Mimbelli' ha un'autonomia di 7.000 miglia marine e viaggia a 31 nodi.

LA NAVE - La nave e' spinta da un apparato motore Codog su due eliche pentapala a passo variabile ed ha una potenza di 40441 KW. L'armamento del 'Mimbelli' comprende tra l'altro un lanciatore a otto celle con 16 missili Aspide e due lanciasiluri trinati B-515.
Nave Mimbelli, scelta per il controllo al largo della Libia dopo che originariamente era stato ipotizzato l'impiego di Nave Elettra, e' un Cacciatorpediniere lanciamissili destinato alla difesa antiaerea ed al contrasto di unita' di superficie e subacquee. Questo tipo di nave, nato agli inizi del secolo per combattere le insidiose 'torpediniere', ha in breve tempo allargato e sviluppato il suo campo d'azione, fino a diventare una moderna e versatile unita' da combattimento. Oggi, grazie alla sua elevata affidabilita' operativa, rappresenta, insieme a Nave De la Penne della stessa classe, un'unita' di punta della Marina militare.

LE MISSIONI COMPIUTE - Il 'Mimbelli', ha piu' volte preso parte a missioni internazionali per il controllo e la sicurezza delle linee di comunicazione marittime e per il contrasto al terrorismo. Nel 2005, nei giorni di grande afflusso di pellegrini in occasione dei funerali di Giovanni Paolo II, l'unita' della Marina garanti', al largo delle coste del Tirreno, la copertura missilistica dello spazio aereo grazie ai sensori e ai sistemi d'arma disponibili.

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