Libia choc: Al Arabiya, 10mila morti e 50mila feriti

ROMA. Ci sono almeno 10.000 morti e 50.000 feriti in Libia: lo scrive Al Arabiya su Twitter, citando un membro della Corte penale internazionale. A riferire l'agghiacciante bilancio é stato il componente libico della Cpi, Sayed al Shanuka, intervistato da Parigi. Il bilancio ufficiale fornito dal governo di Tripoli ieri era di 300 morti, mentre il ministro degli Esteri Franco Frattini aveva detto stamani di ritenere verosimile la morte di "più di mille le persone innocenti".
Dopo il discorso in tv di ieri sera del leader libico Muammar Gheddafi, che ha detto "resisterò fino alla morte", c'é una situazione carcica di tensione oggi in Libia, mentre gli stranieri fuggono e le forniture energetiche verso l'Europa vengono chiuse. Il governo controlla ancora Tripoli, ma ha perso ormai la Cirenaica. Il ministro degli Esteri Franco Frattini stamani ha parlato di "guerra civile" fra "bande e squadroni della morte" e ha accusato Gheddafi di "orribile spargimento di sangue", chiedendogli di fermarsi. Anche il governo italiano, accusato dall'opposizione di aver finora taciuto sulla repressione di Gheddafi, attacca ormai il leader libico. Nei rapporti con la Libia, ha spiegato Frattini, l'Italia ha fatto in passato "quel che doveva fare", ma "c'é un limite e di fronte a quello che sta accadendo, non possiamo non levare la nostra voce".

Posta un commento

Nuova Vecchia

Modulo di contatto