Libri: Per una storia di Rai Tre

di Vittorio Polito
Delio De Martino, giornalista pubblicista, laureato in “Scienze della comunicazione” e in “Comunicazione e Multimedialità” (Università di Bari), si interessa di televisione, cinema, fumetti e pubblicità e, in questo ambito, ha voluto ripercorrere i primi passi della Terza Rete Rai, fino alla realtà odierna, pubblicando nella collana “La Puglia nei documenti” l’interessante volume-documento “Per una storia di Rai Tre” (Levante Editori, pagg. 206, € 18).
La Terza Rete, nata il 15 dicembre 1979, fu progettata con l’obiettivo di dare spazio ai talenti ed alla specificità delle Regioni, ma così non è stato dal momento che dovette scontrarsi con la realtà dell’Auditel e nel 1987 ci fu il passaggio del testimone da Giuseppe Rossini ad Angelo Guglielmi. La nuova direzione segnò la svolta: le strutture di programmazione regionale furono soppresse e la TV verità divenne il cavallo di battaglia della Terza Rete.
L’autore, analizza alcuni programmi diffusi durante la direzione di Rossini, quindi ripercorre gli anni decisivi per l’evoluzione della rete, passando quindi ad un breve excursus sulla sede regionale della Puglia, dagli anni di Radio Bari di Via Putignani, alla nuova sede di Via Dalmazia ed all’apertura del terzo canale televisivo.
De Martino in questo notevole lavoro ha studiato con particolare attenzione quella che è la materia prima della televisione: trasmissione e dimensione audiovisiva, ma ha anche passato in rassegna il quadro legislativo, la politica di rete, i telegiornali, le trasmissioni, insomma tutto quello che ha interessato il percorso della Rete 3 fino a Raitre. La passeggiata storica attraversa anche il periodo fascista, le strutture di trasmissione, i pasticciacci di via Dalmazia, il primo programma. Sono presenti anche interviste ad Andrea Cimmino, Costantino Foschini, Antonio Rossano e Vito Signorile. Non manca un’ampia parte dedicata ai programmi di Raffaele Nigro, scrittore e giornalista che, dal 1980 al 1987 rivestì il ruolo di programmista-regista nella sede regionale Rai di Bari. Lo stesso Raffaele Nigro, che firma la premessa, sostiene che: «La televisione che doveva essere il grande mezzo di informazione, di intrattenimento e di formazione è diventato mezzo di deformazione e di stordimento, mezzo per combattere guerre politiche ed economiche, mezzo che assolutizzava le devianze e le barbarie e riusciva a imporre figure e figuri che ragionavano con le gambe e con i piedi».
La storia, ormai ultratrentennale, è divisa per 21, quante sono le sedi regionali, dal momento che ognuna di esse ha il proprio vissuto specifico, le proprie produzioni che spesso non hanno mai varcato i confini regionali.
Il volume si avvale di una notevole bibliografia relativa a studi, DVD, siti internet, servizi e interviste. Un album fotografico completa l’interessante volume-documento. La foto di copertina è di Maria Laura Antonelli

Posta un commento

Nuova Vecchia

Modulo di contatto